Aerei e carri armati negli abissi: diving nel museo militare sottomarino di Aqaba
di Sabrina Quartieri
In tutto 19, i pezzi sono stati posizionati sui fondali fino a 28 metri di profondità, ma solo dopo aver rimosso i materiali pericolosi. Nello spazio espositivo sott’acqua, che in futuro accoglierà altri relitti, sono schierati dei carri armati di diverse dimensioni, un’ambulanza, una gru, un portapersone, dei cannoni antiaereo, un Hercules C-130 e alcuni elicotteri. «Il sito di immersione lanciato dall’“Aqaba Special Economic Zone Authority” (ASEZA) è stato progettato per integrarsi con la barriera corallina esistente», fanno sapere le autorità, che sottolineano di aver agito «nel pieno rispetto e nella totale sicurezza dell’ambiente interessato».
La risorsa più preziosa di Aqaba è proprio il Mar Rosso con la sua brulicante vita marina. Ora si attende che la nuova attrazione diventi l’habitat di pesci multicolori e che i mezzi da guerra siano invasi dai coralli. Obiettivo dell’intervento infatti, è quello di spostare gli appassionati di diving e snorkeling nei reef, verso siti alternativi. Oltre alla Giordania, ad aver seguito il trend del turismo subacqueo è il Bahrein, dove è stato affondato un Boeing 747 al largo del complesso di isole artificiali Diyar Al Muharraq. Stessa sorte, in Turchia, l’ha avuta un aereo di linea: adagiato sui fondali di fronte alla costa nord-occidentale, con la sua presenza, il relitto richiama appassionati di immersioni da ogni parte del mondo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Settembre 2019, 12:34
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