In cammino fra storia e natura: alla scoperta del borgo di Saracinesco

In cammino fra storia e natura: alla scoperta del borgo di Saracinesco

di Maria Serena Patriarca

Minuscolo, arroccato su una montagna a 908 metri di altitudine, a circa 50 km dal centro di Roma, svetta in posizione panoramica tra valli e boschi: Saracinesco, uno dei più piccoli comuni del Lazio con i suoi 174 abitanti, sulla catena dei Monti Ruffi, è l’ideale per una gita fuori porta che concilia l’amore per i borghi e la voglia di passeggiate nella natura. Dal paese, che sorge nella suggestiva Valle dell’Aniene, parte infatti il meraviglioso Sentiero Costa Sole, ideale per gli escursionisti che cercano itinerari facili e pianeggianti, da fare anche con i bambini. Il borgo e il sentiero fanno parte del circuito Pre.Gio., il sistema museale territoriale dei Monti Prenestini e Valle del Giovenzano.

Il nome Saracinesco deriva dall’invasione dei Saraceni, che nell’876 misero a ferro e a fuoco questa zona del Lazio e che poi, forse stanchi delle guerre, si rifugiarono sul monte dove oggi sorge l’abitato, e qui costruirono un castello (successivamente diventato proprietà degli Orsini) di cui attualmente non restano che pochi resti, attualmente simili ad una sorta di giardino di pietra, sospeso tra la valle e il borgo. Il paese è unico nel suo genere anche perché è un Museo del Tempo en plein air, dal momento che nei sui vicoli potrete vedere ben 7 meridiane e orologi solari risalenti ad epoche diverse. Particolarissimo l’orologio della Piazzetta Piaia, l’unico orologio su piano inclinato a gnomone sferico realizzato ad oggi in Italia.

 

Questo globo riproduce il quadrante solare sferico a terminatore d’ombra ritrovato a Matelica e risalente ad almeno 2000 anni fa: la fedele riproduzione del “globo di Matelica”, ossia della sfera di marmo bianco scoperta nel 1985 nella località marchigiana, resta in assoluto un modello di orologio solare antico unico nel suo genere.

Sulla facciata del palazzo del Comune è scolpito lo stemma tipico del paese: un castello sovrastato da due teste di Saraceni, con tanto di turbante. Da non perdere la visita alla chiesa di San Michele Arcangelo, del Duecento, con meravigliosi affreschi del Cinquecento e la trecentesca statua lignea della Vergine Maria con il Bambino. Fuori dal centro abitato sorge l’ex chiesa rurale di San Pietro, che fin dal Seicento è meta di processioni  e devozione popolare

 E’ questo il punto di partenza per il “Sentiero del monte Costa Sole” (a quota 1251 metri) verso Cerreto Laziale, fra distese verdi che rievocano i paesaggi alpini e pascoli di cavalli e mucche. La valle La Prata, in particolare, custodisce prati dove l’aria pura e il silenzio regnano incontrastati, ideali per il mind trekking e le camminate consapevoli. In questa stagione le more selvatiche abbondano, così come le bacche rosse di rosa canina, ottime per confetture e marmellate. Per info: www.pregio.org


Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Ottobre 2021, 12:37
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