Glamping, vacanze in tenda alla ricerca di emozioni e relax (ma a 5 stelle)

Glamping, vacanze in tenda alla ricerca di emozioni e relax (ma a 5 stelle)

di Veronica Timperi
Natura e comfort ai limiti del luxury più sfrenato. Le nuove frontiere delle vacanze, in tempi di Covid-19 sono rappresentate dal glamping, una parola che mixa i termini glamour e camping, perfetto compromesso tra green e lusso, tra vacanza selvaggia e hotel a 5 stelle. Si tratta, in sostanza, di una soluzione ibrida che ha come prerogativa spazi autonomi e possibilità di avere intimità, caratteristica che oggi, durante questa emergenza sanitaria, la rende particolarmente appetibile.

Montagna, mare o campagna, in vacanza si va con gli amici a quattro zampe

LA PAROLA
Il termine nasce nel Regno Unito nel 2005 e viene aggiunto all'Oxford English Dictionary solo nel 2016, ma l'origine del fenomeno, così come lo conosciamo ora, risale a qualche decennio prima in Africa, Australia, America e paesi nordici, luoghi nei quali l'esigenza di fondere contatto con la natura e comodità si fa sentire particolarmente. In realtà, nella storia il primo vero esempio di comfy camping viene fatto risalire al cosiddetto Campo del Drappo d'oro, un summit diplomatico tra Enrico VIII d'Inghilterra e Francesco I di Francia, svoltosi nel nord della Francia nel 1520. Furono erette per l'occasione circa 2.800 tra tende e tendoni, mentre nelle fontane scorreva vino rosso.

Oggi il glamping moderno combina i comfort del passato alla tecnologia di presente. Il classico degli alloggi di lusso è la yurta asiatica, una grossa tenda con un'apertura circolare al centro del tetto, ma ci sono anche le capanne nel bosco, i mini lodge vicino al mare, le case sull'albero e gli alloggi galleggianti. Spesso sono arredati con complementi di design, hanno letti comodi, bagni privati, verande attrezzate e riscaldamento attivo. Niente più zaini in spalla, picchetti da piantare e più bagni in comune. Infatti il fenomeno è esploso perché sono cambiate le esigenze del viaggiatore.

ANTI CONTAGIO
Coloro che non vogliono soggiornare negli hotel per evitare situazioni di assembramento, che non amano affittare appartamenti e vedono la vita in campeggio eccessivamente spartana, trovano in questa soluzione il loro concetto ideale di vacanza, perché possono vivere a contatto con la natura senza dover rinunciare ad alcun comfort, anzi, possono puntare a servizi esclusivi. «Il glamping non è una novità, ma come tutte le tendenze che rimangono si è evoluto ed oggi ne esistono diversi tipi che hanno sempre un denominatore comune: l'esclusività», dichiara Federico Geremei, direttore di Lonely Planet Italia magazine, ma prima ancora tra i più autorevoli reporter italiani di viaggio. «Per esclusività non si intende solo in termini di lusso, ma, come in questo caso, la possibilità di escludersi, di isolarsi, una cosa che con il glamping riesce benissimo e che, in questo periodo di pandemia è un valore aggiunto per coloro che scelgono di viaggiare». Fanno eco a questa affermazione Manuela Padoan e Monica Muneratti, titolati del Glamping Canonici di San Marco, a Venezia, prima struttura di questo tipo a nascere in Italia nel 2009, un 5 stelle con alloggi arredati in modo ricercato. 
«Alla ripresa dopo il lock-down, come era prevedibile, i viaggiatori, in prevalenza Italiani ma non mancano gli stranieri del Nord Europa (belgi, olandesi, svizzeri, tedeschi, austriaci),  stanno privilegiando i soggiorni in strutture ricettive come la nostra che offrono grandi spazi verdi, un bassissimo numero di posti letto, cucina sana, tanta tranquillità e la possibilità di trascorrere un soggiorno lento', autentico ed esclusivo». Dalle Dolomiti a Noto, dalla Maremma all'Ogliastra, dalle isole alla Costa Amalfitana, dai parchi nazionali alla Sardegna, fino alle Langhe, l'Italia riscopre la bellezza della natura, la possibilità di svegliarsi a due passi dal mare, dell' addormentarsi cullati dal frinire cicale guardando il cielo stellato ma senza rinunciare ai comfort, puntando anche a soluzioni innovative.
In provincia di Cuneo, nelle Langhe, ad esempio, si può guardare il mondo da un oblò, all'interno delle Sfere di Gaia, tende di lusso di 20 metri quadrati con bagno privato ed arredi di lusso, posizionate sui terrazzamenti tipici del territorio. Le pareti trasparenti consentono di avere una vista mozzafiato su tutta la valle.

ULIVE E PISCINE
A Catignano, in Abruzzo, è nato un glamping con piscina immerso tra gli uliveti con vista sulla Majella che non ha nulla da invidiare ad una suite di lusso. Le tende sono spaziose ed hanno anche angolo salotto e vasca idromassaggio. In Sardegna, nel nuorese, esiste un boutique camping che ha rivisitato le costruzioni rurali con tetti in paglia, immerse nella natura, rendendole perfette per soggiorni all'insegna del relax e della comodità. Sembrano semplici tende invece sono dei mini appartamenti gli alloggi dei glamping della Maremma. Da Castiglione della Pescaia a Capalbio, dove svettano anche dei lodges sulla spiaggia, lo stile è semplice ma super accessoriato. «Torneremo a viaggiare», diceva uno dei refrain più in voga durante la quarantena. In effetti il turismo si sta muovendo riscoprendo la bellezza della natura e del lusso insieme, due parole che vicine sembrano stridere ma che oggi sono più che mai complementari. Sta cambiando anche la filosofia del viaggio come incontro e il vero lusso, oggi è escludersi dalle dinamiche sociali e dalla mondanità, vivere le vacanze immersi nella natura senza rinunciare mai alle comodità e godere dei momenti esclusivi che regala senza condividerli con le folle.

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Agosto 2020, 07:45
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