Galeria Antica, la città fantasma avvolta nel mistero lungo il corso del fiume Arrone

Alla scoperta di Galeria Antica, la città fantasma avvolta nel mistero lungo il corso del fiume Arrone

di Maria Serena Patriarca

I tronchi di lecci e cerri centenari si intrecciano in alchimia con le rovine di una città che al suo massimo splendore doveva essere uno dei centri più importanti del territorio che si estende a sud del Parco di Bracciano Martignano. Eccoci a Galeria Antica, la “città fantasma” i cui primi insediamenti risalgono addirittura al V e IV secolo a.C., in epoca etrusca. E’ una meta ideale per chi ama le passeggiate in natura, e il sentiero (circa 2 km) per arrivarci a piedi parte poco dopo il santuario di Santa Maria in Celsano, che risale al XIV secolo e si trova nelle vicinanze di Cesano e del suo antico borgo, nel Comune di Roma. All’imbocco del percorso si arriva in auto percorrendo la via di Santa Maria in Galeria, circondata dai prati sterminati che in primavera si tingono di un verde vivo. Boschi, forre e persino una cascata fanno da cornice alla “città morta” di Galeria, dove gli unici suoni che sentirete saranno i galli della fattoria vicina e le acque del fiume Arrone che scorrono a valle, visto che la città venne edificata in posizione panoramica su un’altura tufacea, a 131 metri di altitudine. L’area di Galeria Antica fa parte di un vero e proprio Monumento Naturale che si estende su 40 ettari circa. Galeria, disabitata ormai da due secoli perché misteriosamente abbandonata, è davvero un luogo dal fascino unico: il suo massimo sviluppo si ebbe dal Medioevo al XVII secolo. La zona su cui sorge il borgo fantasma fa parte delle aree protette romane: fra i resti di maggiore importanza, una volta superati gli archi di accesso alla cittadina, ci sono la chiesa di S.Nicola con il campanile del XVIII secolo, la mola, la chiesa di S.Andrea, che aveva un bel campanile romanico, e l'antica fortezza, con mura a strapiombo, un torrione, e un antico ponte romano.

Il nome originario dell’abitato doveva probabilmente essere “Careia”: intorno ai ruderi di Galeria ci sono piccole necropoli con tombe a camera che testimoniano chiaramente i segni della civiltà etrusca in questo territorio. Galeria passò anche attraverso la colonizzazione dei Romani e poi fu quasi rasa al suolo dalle invasioni barbariche. Nell’VIII secolo d.C. il pontefice Adriano I fondò a Galeria la Domus Cullate.  Qualche decennio dopo la città fu distrutta dai Saraceni. Una volta riedificata, appartenne a lungo alla famiglia aristocratica dei Conti di Galeria e poi dal 1276 agli Orsini. Dal 1486 passo ai Colonna, per poi essere dominata dai Caetani, dai Savelli e dai Sanseverino. La malaria che nel 1700 infestò l’Agro Romano fu un duro colpo per gli abitanti di Galeria, che iniziò a vivere il suo triste periodo di “declino”, fino ad essere completamente abbandonata nell’anno 1809. I padroni dei boschi intorno a questo luogo misterioso oggi sono barbagianni, civette, volpi, istrici, donnole e tassi. La vegetazione lussureggiante che custodisce le rovine di Galeria fa sì che questa escursione sia adatta agli amanti del mistero ma anche agli appassionati di escursionismo.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Aprile 2021, 17:39
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