Se siete amanti dei borghi “fantasma” c’è un luogo nella Sabina che, seppure fra i meno conosciuti del Lazio, merita davvero una visita. Stiamo parlano delle rovine della vecchia cittadina di Stazzano, abbandonata a seguito di un terremoto nel 1901. Ci troviamo nei pressi di Palombara Sabina, e per arrivare alla Vecchia Stazzano si percorre un tratto di strada bianca molto panoramico, che nella stagione autunnale offre il meraviglioso spettacolo del foliage, con le sue sfumature di colore nella vegetazione, dal giallo al rosso, e gli alberi di melograno selvatico. Il nome del sito, secondo alcuni studiosi, potrebbe derivare dal castrum Statianum di epoca costantiniana (di cui si parla in un documento del 1111 d.C.) oppure dalla famiglia romana aristocratica degli Stazi, che edificarono la loro villa là dove poi fu costruito il borgo vero e proprio, che spicca su una piccola altura molto panoramica, come una roccaforte. Secondo altri esperti, invece, Stazzano si originerebbe da “statium”, ovvero l’accesso naturale che, attraverso le mulattiere, consentiva di raggiungere con le greggi i terreni in quota detti “stazzi”, appunto, abitati nel periodo estivo per sfuggire al calore della pianura.
Stazzano fu anche il feudo della famiglia Savelli, nel XIV secolo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Ottobre 2021, 18:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA