Fra i luoghi del mistero nel Lazio ce n’è uno particolarmente “inquietante”, e si trova in Ciociaria: poco noto se amate muovervi sui circuiti turistici tradizionali, il Castello di Vicalvi è invece un vero “must to see” per chi ama le destinazioni avvolte dal fascino di misteri irrisolti, fantasmi e antiche leggende. Impossibile non notare il maniero che sovrasta il borgo omonimo, Vicalvi appunto, e che spicca sulla vallata circostante, detta la Valle di Comino (nelle vicinanze di Sora), per la gigantesca croce rossa dipinta sulle mura medievali.
Ciociaria on the road fra mistero e natura
Questa grande croce, che dà un’atmosfera unica e particolare al Castello longobardo (che risale all’XI secolo), è stata in realtà realizzata durante la Seconda Guerra Mondiale, dalle truppe tedesche che trasformarono questo sito in un ospedale da campo. Il castello nacque come roccaforte difensiva, ma nel 1017 passò sotto l’egida dei monaci di Montecassino, sotto la cui “ala” restò fino all’inizio del XIII secolo. Successivamente ne divennero padroni i nobili d’Aquino, che lo fortificarono ulteriormente grazie ad un doppio anello di mura. Fra le altre aristocratiche casate che si alternarono nel Castello ci sono gli Etendard e i Cantelmo. Ma quello che più colpisce avvicinandosi all’imponente maniero, a 600 metri di altitudine, è il borgo “fantasma” che lo circonda, ovvero i resti delle vecchie case ormai abbandonate a seguito di un terremoto nel 1654, e l’alone di mistero da cui è avvolto tutto il sito.
Itinerari d'autunno
Molte leggende popolari tramandano infatti che fra le mura, specialmente nelle notti di tempesta, si aggiri lamentandosi, con i suoi lunghi capelli neri, il fantasma di Alejandra Maddaloni, cortigiana e moglie di un nobile di origine spagnola, incatenata e murata viva nel XV secolo tra queste torri dopo una burrascosa storia di amori, passioni e gelosie.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Novembre 2021, 10:20
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