Un progetto per far rinascere i borghi italiani: da Londra una piattaforma per gli aiuti

Un progetto per far rinascere i borghi italiani: da Londra una piattaforma per gli aiuti

Favorire la riscoperta ma anche la rinascita di alcuni borghi italiani, aumentando le visite, sia da parte degli italiani che degli stranieri “di rientro”. E' un progetto che parla italiano e che parte da Londra, quello di “ITS for Italy”: 7 i comuni italiani coinvolti (Mussomeli, Polizzi Generosa, Sambuca di Sicilia, Aragona in Sicilia, Lanusei, Ollolai, oltre a Genova, con il suo centro storico), anche se in prospettiva ce ne saranno altri 10 nel primo trimestre 2021.

A fare da apripista a questo piano di rilancio dei borghi, c'è stato “ITS for Genova”, che, in una prima fase, ha puntato al rilancio del capoluogo ligure, seguito poi da iniziative analoghe in Sardegna e Sicilia. In pochi mesi, la piattaforma ha raccolto l’adesione di decine di Comuni e di quasi 2000 investitori privati. L'obiettivo di Matteo Cerri, imprenditore italo-britannico che ha lanciato e sostenuto questa iniziativa, è quello di attrarre nuovi residenti dall'estero, stranieri o gli stessi italiani di ritorno. Nuovi stranieri che, tra le altre cose, beneficeranno di importanti esenzioni fiscali (fino al 90%). I comuni sono stati selezionati in base alla disponibilità dell'amministrazione pubblica a semplificare gli iter amministrativa, nonché ad individuare le aree ed i progetti di recupero strategici. Inoltre, i comuni hanno dovuto dimostrare di avere una predisposizione per sostenibilità ambientale, efficienza energetica, connettività e piani particolareggiati per il recupero degli immobili storici.

Oltre a questo programma per i comuni (le informazioni si possono trovare su www.itsfor.it), ITS ha previsto per il 2021, una serie di operazioni di recupero di case cantoniere, stazioni ferroviarie e immobili demaniali, per arrivare a dar vita ad un network di percorsi tematici attraverso i territori italiani. «Siamo fieri, come gruppo nato all'estero, di poter dare un segnale positivo, in questo particolare momento, di grande fiducia per gli investimenti stranieri verso il nostro Paese – spiega Matteo Cerri - Investimenti che non sono sempre e solo necessariamente di grandi multinazionali, ma anche di migliaia di persone che per l'Italia hanno un grande amore e sono pronte a mettersi in gioco.

In meno di 6 mesi siamo riusciti a costruire, grazie ai nostri soci locali, una rete di Amministratori pubblici ed imprenditori locali dalle eccezionali doti e passione. A questo è corrisposto un entusiasmante feedback con oltre 2000 richieste di partecipazione provenienti da tutto il mondo, in particolare da italiani all'estero, cittadini inglesi e nord europei, americani ed asiatici. Tra questi circa un terzo sono pensionati che guardano al nostro Paese per trasferirsi definitivamente, ma oltre il 50% di richiedenti sono giovani professionisti».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Dicembre 2020, 14:19
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