In tandem da Roma a Pechino: la sfida di Davide, non vedente, «per i diritti dei disabili»

In tandem da Roma a Pechino: la sfida di Davide, non vedente, «per i diritti dei disabili»

di Raffaele Nappi
«Un tandem ti può cambiare la vita. È l’unico mezzo di trasporto che permette a un non vedente come me di avere un ruolo attivo nel movimento su lunghe distanze e di godere delle infinite sfumature sensoriali di un viaggio». Davide Valacchi ha 27 anni e ha perso la vista quando ne aveva 9. Insieme a 2 amici ha deciso di organizzare un viaggio da Roma a Pechino in tandem per sensibilizzare la società all’inclusione, abbattendo le barriere imposte dalla disabilità.
 
 


IL PERCORSO - Il viaggio partirà l’8 marzo da Roma, attraverserà 2 continenti e 13 paesi fino a concludersi a ottobre, 8 mesi dopo, a Pechino, nella capitale cinese. Dall’Italia alla Slovenia, passando per Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan e Cina. Davide sarà accompagnato da Michele, 37anni, cuoco bolognese, e da Samuel, 25 anni, studente di arti marziali ed esperto di viaggi on the road. Ma com’è nata l’idea? «L'idea è nata circa un anno e mezzo fa con un amico che aveva intrapreso un viaggio di 4 mesi in giro per l'Europa – racconta Davide – A me è sempre piaciuto viaggiare, fin da piccolo il desiderio di scoprire nuovi loghi e nuove culture ha infiammato la mia curiosità e il mio entusiasmo. Allo stesso modo anche la vita all'aria aperta e l'attività fisica mi hanno sempre dato un senso di vitalità e grande soddisfazione. Va da sé che l'unione di questi due aspetti abbia creato la mia idea: un lungo viaggio in tandem». Davide è fermamente convinto che il tandem possa restituire ad un non vedente una parte delle emozioni che inevitabilmente la mancanza della vista preclude: «Il contatto diretto con l'ambiente circostante, la possibilità di immergersi appieno tra i suoni e gli odori, di sentire la strada che scorre sotto le ruote, riempiono il vuoto lasciato dall'assenza di immagini visive», continua.

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FINO A PECHINO - Davide è originario di Ascoli Piceno, vive a Bologna da quasi 5 anni e sta terminando il tirocinio professionalizzante in psicologia clinica. Ha conosciuto Michele in un bar vicino casa pochi mesi dopo il suo arrivo in città. Samuele, invece, l’ha incontrato lungo il cammino di Santiago de Compostela. Per pagarsi i visti e far fronte alle spese i tre amici hanno lanciato una raccolta fondi sul web, che ha superato i 5mila euro. L'idea di partire da Roma è motivata dal desiderio di unire due luoghi simbolici come la capitale d'Italia e Pechino: la partenza è fissata per venerdì 8 marzo davanti al Colosseo; l’arrivo 8 mesi dopo a piazza Tienanmen.

L'ATTENZIONE AI DISABILI - «Partiremo in due da Roma – racconta entusiasta Davide – Vogliamo intraprendere questo viaggio con la speranza di smuovere gli animi rispetto alle possibilità che un disabile può avere nella vita. Entreremo in contatto con associazioni e federazioni che in ogni paese gravitano attorno al mondo dei non vedenti, cercheremo di capire come la disabilità visiva possa inserirsi nei diversi contesti sociali e culturali che incontreremo». E una volta tornato? Davide pensa già al prossimo viaggio: «Mi piacerebbe attraversare la Russia. Sempre in tandem», sorride.
Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Febbraio 2019, 00:49
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