Fondazione Pontificia nella bufera: «Ha occultato gli abusi del fondatore». Vittima risarcita con 16.000 euro

Fondazione Pontificia nella bufera: «Ha occultato gli abusi del fondatore». Vittima risarcita con 16 mila euro

di Franca Giansoldati

Città del Vaticano – L'ennesima rivelazione choc travolge il fondatore dell'Aiuto alla Chiesa che Soffre, la ricchissima fondazione pontificia che si occupa di aiutare i cristiani perseguitati in Iraq e nei paesi islamici: padre Werenfried van Straaten (1913-2003) noto tutto il mondo come Padre Lardo - un buffo soprannome che gli deriva dal periodo post bellico quando distribuiva ai tedeschi sfollati cibo, abiti, pane e speck (da qui il soprannome) alle persone sfollate che non avevano più niente - avrebbe aggredito sessualmente una giovane nel 1973. Gli abusi secondo quanto ha rivelato il supplemento Christ und Welt del settimanale tedesco Die Zeit, erano ben noti sia in Vaticano che ai vertici della Fondazione pontificia già da dieci anni, anche se finora non erano mai affiorati perchè in Vaticano era stato dato l'ordine di tenere tutto sotto il tappeto e tacere.

La vittima che all'epoca delle violenze aveva 20 anni è stata risarcita con 16 mila euro. «L'accusa è stata ritenuta credibile, anche se a causa della morte di Padre Werenfried non sono stati possibili ulteriori accertamenti - si legge in una nota esplicativa di ACN International - I responsabili di ACN si sono attenuti alla prassi suggerita in casi di abuso sessuale dalle norme ecclesiali in Germania. E' stato pertanto accordato un risarcimento di 16 mila euro alla persona interessata in segno di riconoscimento del dolore patito. I responsabili di ACN hanno informato immediatamente le autorità ecclesiali competenti». La vittima ha manifestato desiderio di «mantenere i fatti riservati».

Ad indagare sulla associazione pontificia posta sotto la guida del cardinale presidente Mauro Piacenza sarebbe stato il vescovo ausiliario di Paderborn, Manfred Grothe che ha promosso accertamenti sull'associazione tra il 2009 e il 2011 per conto di Benedetto XVI.

Subito dopo avrebbe informato la Congregazione per il clero nel 2010 vi erano diverse accuse contro van Straaten. Esse includevano una tentata violenza sessuale così come "immoderatezza nello stile di vita, notevoli deficit nella gestione del personale così come certe idee fascistoidi". 

Si capisce, dunque, perché il Vaticano non abbia mai voluto aprire l'iter per arrivare alla beatificazione di van Straaten, a lungo richiesta da diverse voci nella Chiesa. La Congregazione per il Clero avrebbe raccomandato, in un documento interno, di tenere il caso segreto e di non fare uscire questa notizia. Il giornale tedesco ha rilevato anche che Aiuto alla Chiesa che Soffre ultimamente ha però preso le distanze dal suo fondatore.

La commemorazione annuale dell'anniversario della morte di van Straaten, il 31 gennaio, che si tiene nella cattedrale di Colonia, è stata cancellata quest'anno senza una ragione.

Nel 2019, Aiuto alla Chiesa che Soffre ha raccolto più di 111 milioni di euro in donazioni disponibili per progetti di aiuto in 140 paesi. L'ente di beneficenza fornisce sostegno per la formazione dei sacerdoti, la costruzione di centri di formazione e chiese, la pubblicazione della Bibbia e della letteratura religiosa e la trasmissione di programmi radiofonici religiosi. Dal 2011, Aiuto alla Chiesa che Soffre è una fondazione di diritto pontificio.


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Febbraio 2021, 14:35
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