Preti pedofili, chiesa francese risarcirà le vittime vendendo i propri immobili

La decisione dei vescovi d'Oltralpe dopo un vertice a Lourdes

Preti pedofili, la Chiesa francese costretta a vendere i propri immobili per risarcire le vittime

di Franca Giansoldati

Città del Vaticano – Per le vittime di preti pedofili francesi si tratta di una svolta storica. La Chiesa francese è pronta a risarcimenti da record dopo avere riconosciuto che in questi 70 anni la piaga era sistemica. Di conseguenza le responsabilità degli abusi non vanno considerate come circoscritte esclusivamente ai singoli sacerdoti colpevoli dei reati, ma parte di un intero sistema che per decenni ha coperto gli scandali o li ha insabbiati per non danneggiare l'immagine delle istituzioni ecclesiastiche. Al fine di far fronte ai salatissimi indennizzi che prevedibilmente coinvolgeranno decine di migliaia di persone (tenendo conto che in 70 anni le vittime si aggirano attorno alle 300 mila) l'episcopato d'Oltralpe in una drammatica riunione avvenuta a Lourdes, si è detto pronto a vendere gran parte del proprio patrimonio immobiliare. Un po' come è accaduto in passato anche alle diocesi americane, australiane e tedesche.

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Preti pedofili, chiesa francese risarcirà le vittime

E' quanto ha annunciato il presidente della Conferenza episcopale (Cef), monsignor Eric de Moulins-Beaufort, al termine dell'assemblea plenaria. Inizialmente De Moulins-Beaufort aveva anticipato la promessa di istituire un fondo (da alimentare con la generosità dei fedeli) per iniziare a pagare le vittime. Ora questo fondo sarà rafforzato dalla messa all'asta di molti beni immobiliari di proprieta' delle diocesi.

Il passaggio centrale di questo percorso è stato aver riconosciuto (per la prima volta) che le violenze e gli abusi sui minori emersi grazie al rapporto della Commissione indipendente (CIASE) in oltre 70 anni sono da ascrivere ad una responsabilità istituzionale e non solo alla responsabilità personale dei singoli sacerdoti o vescovi.

 

Chiesa e abusi

Questo fa comprendere come il problema degli abusi nella Chiesa sia sempre stato gestito in passato: le conferenze episcopali si muovevano per tutelare più il buon nome della Chiesa che non le vittime.

I vescovi francesi hanno ammesso la «dimensione sistemica di questa violenza» che ha toccato la cifra record di 330 minori abusati (se si includono nel conteggio anche le vittime di personale laico in strutture cattoliche). L'episcopato francese ha anche riconosciuto che questa responsabilità «comporta un dovere di giustizia e di riparazione» e che di conseguenza assume una dimensione giuridica.

François Devaux, uno dei fondatori dell'associazione di vittime «La Parole libérée» ha dichiarato che si tratta di un primo passo. Ora si attendono i risarcimenti.

Monsignor Eric de Moulins-Beaufort, il presidente della Conferenza episcopale francese ha messo in luce che gli atti di violenza avevano una dimensione sistemica, «nel senso che non sono solo l'opera di individui isolati», ma «sono stati resi possibili da un contesto globale». Il funzionamento, la mentalità e le pratiche all'interno della Chiesa cattolica hanno permesso che questi atti continuassero e non fossero denunciati e sanzionati.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Novembre 2021, 17:49
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