Madonna Trevignano, la suora teologa che smaschera i finti veggenti: «I miracoli esistono, ma non come nei film»

A raccontare i criteri usati per verificarne la solidità dei fenomeni paranormali è suor Daniela Del Gaudio, l'unica donna inserita nel nuovo Osservatorio Internazionale sulle Apparizioni (OIA)

La suora che smaschera i finti veggenti, unica donna nella task force vaticana: «I miracoli esistono, ma non come nei film»

di Franca Giansoldati

Il Vaticano ha istituito una task force per misurare la veridicità dei fenomeni paranormali, tipo Madonne che piangono sangue, visioni celesti, bilocazioni, stimmate. «Questi avvenimenti straordinari esistono e accadono davvero, ma va detto che sono rarissimi». A raccontare al Messaggero quali criteri vengono usati per verificarne la solidità è suor Daniela Del Gaudio, l'unica donna inserita nel nuovo Osservatorio Internazionale sulle Apparizioni (OIA), un organismo appena nato su impulso della Pontificia Accademia Mariana. Docente di teologia dogmatica, autrice di decine di volumi sulla mariologia, Del Gaudio prova a fare luce su un terreno scivoloso, delicato e spesso al centro di polemiche (e di vistose bufale).

Perchè è nata questa task force sul paranormale?

«Per aiutare i vescovi di tutto il mondo quando si trovano ad affrontare notizie di eventi simili sul loro territorio diocesano. Noi siamo a disposizione per fornire le informazioni che di volta in volta necessitano. E' un supporto ulteriore che si va ad aggiungere alle procedure in vigore per il discernimento delle apparizioni della Congregazione della Fede».

Che strumenti avete per individuare le bufale e

Le truffe?

«La verifica principale si fa ascoltando i testimoni de visu. I sedicenti veggenti vengono analizzati in base alla loro moraliàt, al loro equilibrio psichico, alla rettitudine nella vita quotidiana. Se qualcuno è stato in passato accusato di reati come bancarotta, frodi o altro va da sé che non costituisce un elemento favorevole. E poi si scandaglia la personalità. Il presunto veggente non deve essere malato di protagonismo, non deve avere la brama di lucrare sulla sua attività. E poi noi guardiamo anche la docilità che mostra nei confronti della autorità ecclesiastica. Infine se ci sono dei messaggi questi non devono contenere elementi negativi, contrastanti con il magistero e la teologia». 

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Mi faccia un esempio...

«Se ci sono messaggi venati da tinte millenariste, apocalittiche oppure se tendono a dividere la Chiesa o terrorizzare la comunità, i cattolici. Solo per citare una delle fattispecie più frequenti. La Madonna di certo non vuole impaurire o creare degli scismi, delle spaccature, delle ferite». 

Vi arrivano tante segnalazioni di Madonne che si manifestano?

«Tantissime, poi però andando a scavare succede che non sempre le cose stanno così come sembrano...»

I vescovi sono i primi ad intervenire?

«Esatto. Le regole in vigore prevedono un primo iter a livello locale: i fenomeni vanno inquadrati come rivelazioni private e non appartengono alla rivelazione pubblica, quindi non costituiscono materia di fede.

Il più grande mariologo che la Chiesa abbia mai avuto, padre Laurentin aveva sintetizzato bene la questione dicendo che anche se un fedele, per esempio, non crede a Fatima, non si fa peccato e, quindi, non è necessario andarsi a confessare». 

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Quante sono le apparizioni finora approvate?

«Pochissime. Il soprannaturale esiste ma non è di certo quello che si vede nei film. Anche i miracoli esistono. Gesù del resto ne ha fatti tanti: si tratta di segni per aiutare chi ha fede ad avere una prova che Dio può intervenire interrompendo anche la legge della natura. La santità in ogni caso è sempre semplice, i veri mistici sono umili». 

Esistono casi di bilocazioni?

«Ovviamente. Tra i casi più eclatanti mi piace ricordare quello relativo a Padre Pio. Ci sono prove di quello che accadde ad un sacerdote di Rovigo andato a San Giovanni Rotondo. Padre Pio gli chiese di restare alcuni giorni ma lui gli rispose che non se la sentiva perchè avrebbe messo in pensiero la sorella che abitava a Rovigo visto che non la aveva avvertita prima. In quel preciso istante a settecento chilometri di distanza la donna si trovò davanti, a casa sua, l'immagine di Padre Pio che la informava che suo fratello sarebbe rimasto in Puglia per 48 ore in più e di non preoccuparsi. Il sacerdote seppe di questo fatto quando tornò in Veneto. La sorella (una donna sana ed equilibrata) era ancora sottosopra per l'evento inspiegabile. Sulle bilocazioni a me personalmente colpiscono sempre anche i fatti di Kibeho, in Ruanda avvenuti nel 1721. Una veggente andava in catalessi e faceva viaggi mistici e al risveglio descriveva cose particolarissime, avvenute in altre parti del mondo, o che dovevano ancora avvenire. Tutto serio e documentato. Semplicemente strabiliante. Ovviamente inspiegabile dal punto di vista scientifico»

Per lei la storia della Madonna di Trevignano che piange sangue è una bufala?

«Non voglio parlare di questo perchè esiste una indagine in corso«. 

Ci sono presunti veggenti che affermano di vedere la Madonna a ore e date prestabilite in anticipo, come se fosse una specie di palinsesto tv. Le pare credibile?

«Ovviamente questo non è mai un segno positivo». 

Quante sono le apparizioni certificate nella storia?

«Una ventina soltanto. E tutte con caratteristiche di totale serietà. La Chiesa avanza con prudenza e con i piedi di piombo».

In Italia ci sono al momento apparizioni serie che state studiando?

«La prima riguarda una mistica, Pierina Gillli, di Montichiari morta nel 1991. E l'altra riguarda le apparizioni di Agnone, a Michelino Marcovecchio, un fatto più recente con  apparizioni che continuano»


Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Aprile 2023, 02:06
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