Sfratto esecutivo per Enzo Bianchi, il Vaticano gli ordina di fare la valigia e andare in Toscana entro il 16 febbraio

Sfratto per Enzo Bianchi, il Vaticano gli ordina di fare la valigia e andare in Toscana

di Franca Giansoldati

Città del Vaticano – In questi giorni è arrivata un'altra mazzata a fratel Enzo Bianchi per non avere ancora ubbidito agli ordini che gli erano stati dati dal Papa di lasciare definitivamente la zona di influenza del Monastero di Bose da lui fondato. Entro il 16 febbraio dovrà fare valigia e traslocare in Toscana. Allo scopo di eseguire il decreto firmato a maggio 2020 dal cardinale Pietro Parolin, (e approvato in forma specifica da Papa Francesco) il Vaticano ha così disposto il trasferimento definitivo del fondatore di Bose.

Ad oggi però restano ancora misteriose le ragioni che hanno portato il Papa a prendere misure del genere, considerando che fino a qualche anno fa Enzo Bianchi veniva indicato come possibile cardinale ad un concistoro (ipotesi poi caduta poiché è un laico). I gravi motivi all'origine della crisi di Bose «sono stati comunicati in via riservata ai destinatari», ha detto padre Amedeo Cencini, lo psicologo incaricato dal Papa di fare luce sui fatti e provvedere a gettare nuove basi per il passaggio di consegne al successore di Enzo Bianchi, fratel Luciano Manicardi, suo ex braccio destro. Il tam tam interno della comunità, all'epoca della ispezione, parlava di scontri, di abusi di potere, di mala gestio. Di fatto tutto ad oggi resta avvolto nel mistero.

Il Vaticano aveva inizialmente disposto una ispezione al termine della quale era stato deciso di imporre al fondatore di lasciare per sempre la sua creatura, la comunità di Bose, in Piemonte, da oltre quarant'anni punto di riferimento per l'ecumenismo. 

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Il fondatore di lasciare per sempre la sua creatura però non ne voleva proprio sapere. Di fatto fratel Enzo Bianchi si era ritirato in una struttura secondaria, situata nei pressi di Bose, e da lì probabilmente esercitava ancora in via indiretta tutta la sua influenza di fondatore, contribuendo a non sanare le fratture tra le varie correnti che all'interno della comunità religiosa si erano nel frattempo aperte. Fratelli coltelli. 

A otto mesi di distanza Enzo Bianchi non ha ancora mantenuto l'impegno del trasferimento definitivo (nonostante lo avesse accettato per iscritto).

Per questo il Vaticano è intervenuto di nuovo. L'attuale priore di Bose e avversario di fratel Enzo, Luciano Manicardi, sentito diversi pareri compreso quello di Parolin ha fatto emanare un altro decreto imponendo a Bianchi il trasloco a Cellole, nel senese, dove la Fraternità di Bose possiede un convento. Nello stesso tempo è stato stabilito che il convento di Cellole, in località San Gimignano, non faccia più parte di Bose: «Di conseguenza, si dovrà escludere in riferimento ad essa, l’utilizzo dei nomi di “Fraternità Monastica di Bose”, “Monastero di Bose”, o simili, nella pubblicistica, nella cartellonistica, nei siti Internet ecc».

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A Bianchi viene così ceduto in comodato d’uso gratuito il complesso di immobili di Cellole. Lì dovrà stabilirsi entro il 16 febbraio e con lui tutti coloro che  «hanno manifestato la propria disponibilità (...) fine di evitare qualsiasi confusione e ambiguità in merito».

 

Fratel Enzo Bianchi sul suo profilo Twitter ha subito postato una riflessione che sembra fare riferimento al corto circuito creatosi tra la Comunità di Bose, il Vaticano e gli eventi di questi ultimi tempi. «Quando uno inizia a mentire deve poi sempre mentire perché la menzogna é una architettura: ma se crolla un mattone tutto crolla e se si continua a costruire con la menzogna si prépara una rovina grande, grandissima!». Una frase sibillina che si può interpretare collegandola ai contrasti ormai insanabili che in questi ultimi due anni hanno squassato le fondamenta di Bose, iniziati con il passaggio di consegne tra il fondatore e il suo successore, fratel Manicardi. Non è la prima volta che all'interno di una comunità religiosa o un ordine religioso nel passaggio di consegne per l'alternanza del potere prendono corpo scontri personali che, per forza di cose, nelle dinamiche di gestione finiscono per scavare fossati. In questo caso praticamente irrecuperabili. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Febbraio 2023, 20:47
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