Diplomazia delle mascherine, Cina manda mascherine in Vaticano, il Papa le aveva inviate a Wuhan

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di Franca Giansoldati
Città del Vaticano - Dopo la diplomazia del ping pong, quella dell'arte, tra il Vaticano e la Cina si inaugura la diplomazia delle mascherine. In questi giorni, dalla Cina, in particolare tramite le organizzazioni della Red Cross Society of China e della Hebei Jinde Charities Foundation, sono pervenute alla Farmacia Vaticana donazioni di forniture sanitarie, quale espressione della solidarietà del popolo cinese e delle comunità cattoliche a quanti sono impegnati nel soccorso alle persone colpite dal COVID-19 e nella prevenzione dell’epidemia di coronavirus in atto. Lo annuncia il Vaticano con un comunicato apprezzando «il generoso gesto ed esprimendo riconoscenza ai Vescovi, ai fedeli cattolici, alle istituzioni e a tutti gli altri cittadini cinesi per questa iniziativa umanitaria».

Agli inizi di febbraio l'elemosiniere Kraiewski, su indicazione del Papa, aveva inviato 600mila maschere sanitarie alla Cina per combattere l’epidemia di Coronavirus che si stav diffondendo a Wuhan.

Le maschere mediche sono state raccolte dalla farmacia vaticana e dalle comunità cristiane cinesi in Italia. La compagnia China Southern Airlines si era incaricata di trasportarle gratuitamente a Wuhan (Hubei), l’epicentro dell’epidemia, e nello Zhejiang e Fujian.

Il 26 gennaio il Papa, rivolgendosi ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro, aveva pregato per le persone malate a causa del virus diffuso in Cina. «Possa il Signore – ha affermato – dare il benvenuto ai defunti nella sua pace, confortare le famiglie e sostenere il grande impegno già messo in atto dalla comunità cinese per combattere l’epidemia»
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Aprile 2020, 14:44
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