Città del Vaticano – Prima di raggiungere l'eliporto in Vaticano e salire sul'elicottero per andare ad Asti, in Piemonte, e prendere parte alla rimpatriata della famiglia Bergoglio, Papa Francesco ha anticipato ai missionari del Cuamm che all'inizio del prossimo anno tornerà a viaggiare in Africa: Sud Sudan e Congo, due mete che aveva dovuto cancellare per via del male al ginocchio. Intanto stamattina è partito per il suo viaggio amarcord, per riabbracciare decine di cugini di primo e secondo grado e festeggiare Carla Rabezzana, una delle cugine, che ha da poco oltrepassato la soglia dei 90 anni. Da tempo era suo desiderio metter piede nei luoghi della infanzia dei suoi nonni, vedere i paesini delle Laghe in cui erano cresciuti e da dove sono partiti negli anni Venti per emigrare in Argentina.
Il programma della visita astigiana prevede tappe a Portocomaro e Tigliole (dove vive una cugina di 85 anni, Delia Gai). Naturalmente saranno tutti momenti riservati che intimi, destinati a restare fuori dal clamore dei mass media, anche se non mancheranno le persone lungo il percorso che farà l'auto del Papa. Il suo arrivo ha portato ovviamente scompiglio nella zona, con la chiusura di strade provinciali, transenne, controlli. Stasera soggiornerà in arcivescovado ad Asti dove riceverà la cittadinanza onoraria decisa all’unanimità dal Consiglio Comunale. Domani celebrerà la messa nella cattedrale e nel pomeriggio, prima di ripartire per Roma, saluterà i ragazzi piemontesi nello stadio.
Asti in questi giorni è stata tirata a lucido, ci sono i manifesti per le strade e in giro non si parla d'altro. Le tracce della famiglia Bergoglio, e notizie sulla amata nonna del pontefice, Rosa Vassallo, nata a Piana Crixia, nell’entroterra ligure, il 27 febbraio 1884, sposata a Torino nel 1907 con Giovanni Bergoglio (Asti, 1884 – Buenos Aires, 1964), sono annotate meticolosamente su carte ingiallite dal tempo nei documenti parrocchiali. Rosa negli anni Venti fu dirigente dell’Unione donne cattoliche di Asti, mentre il figlio Mario faceva parte della Federazione giovanile diocesana.
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Le radici astigiane della famiglia risalgono al trisavolo del Papa Giuseppe Bergoglio, nato a Schierano nel 1816 e sposatosi con Maria Giacchino di Cocconato del 1819. Loro figlio Francesco nasce a Montechiaro nel 1857 e sposa Maria Teresa Bugnano di San Martino al Tanaro, ora San Martino Alfieri, nata nel 1862. Dalla loro unione nascerà Giovanni nel 1884, il nonno del Papa. La famiglia Bergoglio abitava in una cascina al Bricco Marmorito della Valleversa nel comune di Asti, ai confini con Portacomaro. Erano dei contadini. Il giovane Giovanni, detto Albino, si sposò con Rosa Vassallo di Piana Crixia e nel 1908 nasce Mario, il futuro padre del Papa. La famiglia aprì un negozio di alimentari poi, a causa della grande crisi economica, nel 1929 partono per l’Argentina: accettano l’invito del fratello di Giovanni di lavorare nella fabbrica di pavimentazione impiantata dai Bergoglio a Panará. Si imbarcano sul piroscafo Giulio Cesare dal porto di Genova destinazione Buenos Aires e scampano per caso a un naufragio: un’altra nave, di cui avevano già preso il biglietto, affondò.
In Argentina Mario Bergoglio conobbe Regina Maria Sivori, anche lei emigrata italiana dalla Liguria. Vivevano a Boca il quartiere "genovese" di Buenos Aires. Lui lavorava per le ferrovie argentine. Il 17 dicembre 1936 nacque Jorge Mario e poi Marta Regina nata nel 1940, Alberto Horacio, 1942, Maria Elena. Tutti iscritti all’anagrafe di Asti, registro Aire degli italiani residenti all’estero.
Ultimo aggiornamento: Sabato 19 Novembre 2022, 12:47
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