Pedofilia, archivi della vergogna in Germania: nella sola diocesi di Muenster coinvolti 200 preti

Pedofilia, gli archivi della vergogna: nella sola diocesi di Muenster coinvolti 200 preti

di Franca Giansoldati

Città del Vaticano – Gli archivi della vergogna si sono finalmente aperti. Il via libera ad indagare negli archivi delle diocesi tedesche dove sono conservati i fascicoli top secret sulle condotte dei sacerdoti pedofili era arrivato alcuni anni fa dal cardinale Reinhard Marx. Il piano trasparenza è andato avanti e oggi, per la prima volta, un gruppo di storici che ha avuto accesso agli archivi di una grande diocesi in Germania - Muenster - ha potuto misurare quanto sia stato esteso e come è stato affrontato dalle autorità religiose il fenomeno. Il rapporto è stato presentato alcuni giorni fa dall'Università di Muenster.

Dalle pagine di questo studio risulta che ci sono state 300 vittime e oltre 200 sospetti nel periodo tra il 1945 e il 2018. Il numero però  potrebbe aumentare se verranno ampliate ulteriori ricerche, ha spiegato lo storico Thomas Grossboelting, coordinatore del pool di ricercatori. 

Inoltre, ha spiegato alla agenzia cattolica Kna,  c'è anche un alto numero di casi mai denunciati. L'analisi effettuata ha mostrato che il 90% delle vittime sono maschi e che l'età media alla prima aggressione era di 11 anni.

Secondo i ricercatori, la maggior parte delle vittime ha denunciato all'autorità ecclesiastica solo dopo il 2010, anche se gli abusi da parte dei sacerdoti erano già noti nella diocesi fin dagli anni Cinquanta.

Il che porta a concludere che vi è stato un palese fallimento nel controllo da parte dei vertici. Moltl i casi di predatori seriali spostati da una parrocchia all'altra, secondo un sistema piuttosto consolidato e diffuso ovunque. 

Il professor Grossboelting ha detto che il gruppo continuerà ad analizzare gli archivi e condurre interviste per dare un assetto definitivo al fenomeno e inquadrarlo meglio. I risultati finali dovrebbero essere disponibili nella primavera del 2022 con la pubblicazione esaustriva e non parziale dell'elenco dei predatori. Lo scopo di questa iniziativa è di portare trasparenza in un settore dove ha sempre prevalso l'insabbiamento per evitare scandali pubblici. Si tratta di  un primo passo per ripristinare la fiducia con la gente. Il team ha voluto anche far luce sui sistemi e gli atteggiamenti che hanno incoraggiato gli abusi e contribuito all'insabbiamento dei preti orchi.

Anche altre diocesi in Germania hanno intrapreso lo stesso percorso nonostante che la maggior parte dei casi sia caduta in prescrizione (da un punto di vista civile). 

La diocesi di Colonia è recentemente stata travolta dalle critiche perchè il cardinale Woelki ha deciso di non rendere pubblico lo studio effettuato sui suoi archivi diocesani poiché, a suo parere, mostrava forti carenze metodologiche. Una scelta che è stata bersagliata dalle associazioni delle vittime e dalla opinione pubblica.


Ultimo aggiornamento: Domenica 6 Dicembre 2020, 14:38
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