Variante virus, a Londra tampone negativo ma in Umbria positivo: paura per il virus mutato

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di Fabio Nucci

L’ombra della variante inglese del SarsCov2 si allunga sulla regione: è stato infatti riscontrato il primo caso positivo di rientro da Londra ma solo nei prossimi giorni si saprà se la persona in questione è stata infetta dal virus mutato. «È in corso la caratterizzazione del virus», spiegano dalla struttura commissariale anti-Covid della Regione. Il campione, raccolto dal drive-in di una frazione di Perugia, sarà inviato sia all’Iss che all’Istituto zooprofilattico Umbria-Marche. Il caso figura tra i 114 certificati ieri a fronte di 3.780 tamponi processati. Si registrano altri 4 morti e non si allenta ancora la pressione sulle terapie intensive, con 5 nuovi ingressi nel reparto.

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Dopo almeno tre casi di rientro da Londra e risultati negativi, è arrivato il primo tampone positivo di una persona giovane rientrata a Perugia sul volo di venerdì diretto al San Francesco d’Assisi. Contagio confermato dalla struttura commissariale regionale per l’emergenza Covid. La scoperta della positività è avvenuta dopo che volontariamente la persona si è sottoposta a tampone, nel drive-in di una frazione di Perugia. A far scattare l’allerta, la telefonata ricevuta dal coinquilino londinese risultato nel frattempo febbricitante e positivo al coronavirus. Dopo l’esito del tampone, analizzato dal laboratorio della Usl Umbria 1 di Città di Castello, è quindi scattato un meccanismo di sorveglianza inedito per il sistema regionale che coinvolge Regione, Dipartimento di Igiene e sanità pubblica (Isp) della Usl di riferimento (in questo caso la numero 1) e il laboratorio di Microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia. «Il campione sarà inviato all’Istituto superiore di Sanità e all’Istituto zooprofilattico Umbria-Marche per l’analisi della sequenza genica del virus», spiega la direttrice del laboratorio, dottoressa Antonella Mencacci. «Ci vorranno alcuni giorni per ricostruirla», aggiunge. Altre persone rientrate nei giorni scorsi da Londra, risultate negative al tampone prima di partire, stanno chiamando la Asl di riferimento per sapere come comportarsi. Tra queste un giovane perugino rientrato domenica mattina con l’ultimo volo in arrivo dalla capitale inglese e dirottato a Bologna a causa della nebbia.

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Dalla Asl gli hanno risposto. «La richiameremo», stessa cosa che il giorno seguente si è sentito dire dall’operatore del numero verde.

Alle 15 di ieri, però, nessuno lo aveva ancora richiamato.

 


Il bollettino regionale del contagio continua a segnare un numero elevato di tamponi cui fa riscontro un’incidenza di positivi limitata. Ieri 3.780 esami processati che hanno certificato 114 nuovi casi, con un tasso del 3,02% (non si registrava dal 14 ottobre) che ha fatto scendere al 4,75 la media mobile sui sette giorni. Per la prima volta dopo oltre due mesi, scendono sotto quota mille i casi settimanali, ieri pari a 978 (139,7 in media negli ultimi sette giorni). Si registrano altri quattro decessi, di pazienti residenti a Foligno, Narni, Terni e Sigillo che piange la prima vittima Covid. In discesa ma contrastanti i dati ospedalieri: 288 ricoveri totali (-11) ma la soglia delle terapie intensive non scende sotto quaranta. In rianimazione ci sono 44 degenti (+3 rispetto al giorno prima) con altri cinque ingressi nel reparto, 24 in una settimana.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Febbraio 2023, 05:57
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