Lockdown a metà, ecco tutte le nuove regole
dopo il primato dei contagi: domani negozi chiusi

Lockdown a metà, ecco tutte le nuove regole dopo il primato dei contagi: domani negozi chiusi

di Luca Benedetti


PERUGIA Niente coprifuoco, ma altre misure per una sorta di lockdown a scacchiera. Dopo le scuole, i trasporti e gli ospedali, la presidente della giunta regionale, Donatella Tesei, ieri ha firmato un’altra ordinanza che ferma, fino al 14 novembre, altri pezzi della regione. In testa le attività commerciali che da domani, la domenica, resteranno chiuse. Un po’ come era già avvenuto durante il lockdown, restano aperti farmacie, edicole, tabaccherie,  rivendite di  generi di monopolio. Vietati fino al 14 novembre eventi promozionali di prodotti alimentari, prodotti tipici e prodotti artigianali.
LO SPORT
Ma si ferma anche lo sport. Stop ai campionati dilettantistici. Sono sospese «tutte le gare e  competizioni  riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di contatto». Giusto per fare un esempio e due conti, si ferma dopo appena una giornata il campionato di Eccellenza regionale di calcio (palazzo Donini è stato in contatto con il presidente del Cru, Luigi Repace), niente Promozione (tre gironi) e niente Prima categoria(sei gironi). Restano fuori dal provvedimento le squadre umbre che giocano in Serie D (Foligno, Trestina. Tiferno e Cannara.
LE PAROLE DI REPACE
A proposito di Repace nel prendere atto «con spirito di responsabilità» del contenuto dell’ordinanza, il Comitato regionale della Figc sottolinea la bassa incidenza di casi registrati tra le società e ricorda che gli allenamenti (in forma individuale) potranno essere organizzati purché siano garantite tutte le misure di prevenzione dal contagio, ivi compreso il rispetto continuativo delle distanza interpersonali di almeno due metri. «Si auspica – conclude il Comitato – che l’osservanza delle misure individuate dalla Regione Umbria possa determinare un decremento sostanziale del numero di contagi quotidiano, che permetta il più rapido ripristino delle condizioni necessarie per riavviare le attività̀ e i campionati».
NON SOLO CENTRI COMMERCIALI
La domenica non chiudono soltanto tutti i centri commerciali e attività di vendita al dettaglio, alimentare e non alimentare, ma anche i mercatini. Stop, dalle 21 alle 6, ai rivenditori automatici h24 «sulla pubblica via». C’è l’eccezione, domenica primo novembre, per il commercio al dettaglio di fiori e piante visto che si avvicina la ricorrenza dei defunti.
C’è la limitazione a 30 presenti, distanziati e in forma statica, per le cerimonie a carattere istituzionale, non rinviabili, organizzate da pubbliche amministrazioni. 
I CIMITERI
Nell’ordinanza c’è anche il divieto di svolgere attività realizzate da associazione e circoli culturali e similari, all’aperto e al chiuso, fatta eccezione per la somministrazione di cibo e bevande sino alle ore 24 con consumazione al tavolo, sino alle 18 senza, e comunque in conformità del Dpcm dello scorso 18 ottobre.
In vista della commemorazione dei defunti, a parte la deroga dell’apertura dei negozi che vendono i fiori, «è fatta inoltre raccomandazione ai sindaci, per la giornata del 2 novembre e per le giornate antecedenti ed immediatamente successive, di assumere ogni provvedimento utile ad evitare assembramenti presso i cimiteri in relazione alla ricorrenza della commemorazione dei defunti». Insomma, potrebbe scapparci qualche ordinanza di contingentamento da parte dei Comuni. L’ordinanza resa nota ieri pomeriggio e sulla quale la presidente Tesei ha lavorato tutto il giorno, soprattutto dopo essere venuta a conoscenza del nuovo picco dei positivi e dell’andamento dei ricoveri, resterà in vigore fino al 14 novembre «salvo integrazioni dovute all’andamento della situazione epidemiologica». Cioè la Regione si lascia la possibilità di un’altra finestra di intervento.
La giornata di ieri è stata particolarmente complessa.

Tant’è che già allora di pranzo era chiaro che la presidente Tesei (continui i contatti con il Cts regionale e con il ministro della Salute, Roberto Speranza) si sarebbe mossa con altre misure, anche ai di là di quelle prese dal Governo, per cercare di arginare l’andamento del virus. Esclusa sin da subito la possibilità di puntare sul coprifuoco serale e notturno, l’idea di andare incidere sulle attività commerciali, è stata subito chiara. Resta la possibilità di integrare l’ordinanza che resta in vigore fino a metà novembre, finestre che la presidente Tesei si è tenuta aperta in base all’andamento dell’epidemia.


Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Ottobre 2020, 07:30
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