Vaccini, ecco chi e come prenotare
L'Umbria scopre 570 centenari. E un primato

Vaccini, ecco chi e come prenotare L'Umbria scopre 570 centenari. E un primato

di Luca Benedetti

PERUGIA Tutti in attesa del vaccino. Da oggi scattano le prenotazioni, per esempio, per gli odontoiatri i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta; mentre gli over 80 nati nel 1940 e nel gennaio del 1941 continuano a presentarsi nei 15 punti vaccinali nelle varie zone della regione, ma le statistiche raccontano che ci sono 570 persone dai cento anni in su che dovranno fare i conti con il vaccino per battere il virus. Alcuni lo hanno già ricevuto nelle vaccinazioni effettuate nelle case di riposo, ma per qualcuno dei super anziani, c’è ancora l’attesa della dose. Perché c’è chi vive in famiglia. E di casi ce ne sono diversi sparsi in tutta la regione. Visto che l’Umbria è una delle regioni tradizionalmente con il numero più alto di anziani residenti.
Il dato emerge dalle “indicazioni attuative della Fase 1 del Piano Vaccinale Covid-19” della Regione. Che hanno messo in fila i numeri, in base ai dati Istat (tenendo anche conto dei numeri in possesso dell’anagrafe sanitaria), e li ha divisi per i vari distretti.
Se per la sanità regionale diventa uno strumento imprescindibile per gestire la delicatissima fase delle vaccinazioni, quei numeri raccontano uno spaccato dell’Umbria terra di centenari. L’ultimo aggiornamento che sono in 570 dai cento anni in avanti che sono nelle liste della Regione. C’è , addirittura, una persona che ha 111 anni e che vive nel distretto sanitario di Todi-Marsciano che deve fare i conti con la somministrazione del vaccino.
Sono 86.661 gli over ottanta umbri che devono fare i vaccino. Togliendo i duemila e poco più di quelli che si trovano ospiti delle case di riposo e che sono stati vaccinati, ecco che il dato scende, ma non cambia il quadro. 
Quello zoccolo particolare dei super centenari dice, per esempio, che il pacchetto più ampio di chi è nati nel 1921, cioè che quest’anno toccano il secondo di vita, si trovano nel distretto del Perugia: sono 44. Ma anche nell’area del Folignate la qualità della vita per chi ha cento anni, ha fatto i conti con la Seconda Guerra mondiale adesso sfida il virus, sono una bella pattuglia: 37. A Terni e nell’Orvietano, invece, vive chi ha cento nove anni. Sono tre, ma dimostrano, ancora una volta, come la longevità è distribuita un po’ in tutta la regione. Anche se, purtroppo, sono proprio gli anziani a pagare il prezzi più alto con il Covid-19.
Dalla carica degli 86mila over 80, vanno tolti non solo chi è stato giù vaccinato nelle case di riposo, ma anche chi il virus lo ha già contratto ne mesi precedenti. Ecco perché il dato totale degli over 80 scende ancora un po’, ma il panorama non cambia. Giusto per stare ai numeri, sono cinque gli umbri che hanno 108 anni (due nel distretto di Todi e Marsciano, uno a Narni e Amelia, uno Orvieto e uno a Terni.
Se chi compie cento anni quest’anno tocca quota 239, chi di anni ne ha centouno sono 156.
LE DOSI A CASA
A proposto di anziani e di vaccini. Resta confermato, al momento, il primo marzo(tra due lunedì) come data di partenza delle vaccinazioni a domicilio. I medici di famiglia utilizzeranno il vaccino Moderna. Oggi e domani ci sarà un corso di aggiornamento per spiegare ai medici di medicina generale come gestire le dosi che verranno consegnate per la somministrazione nelle case dei mutuati. Prima del via alla campagna i medici di famiglia devono registrare il numero esatto degli assistiti per gestire al meglio la consegna dele dosi.
Dovrebbe toccare invece ai professori entro fine mese la vaccinazione con AstraZeneca.
Luca Benedetti


Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Febbraio 2021, 09:20
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