«Vi ammazzo – gli urlava – vi faccio ammazzare, vi uccido nel sonno, vi taglio la gola. Guardate che io sono legato alla camorra, vi costringo a buttarvi giù dalla finestra, io sono un pentito, conosco i giudici e quelli non mi fanno niente…». Un giovane di 32 anni è sotto processo davanti al giudice monocratico Sonia Grassi del tribunale penale ndi Perugia con l’accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti del padre, della madre e perfino dell’anziana nonna ultrasettantenne. I fatti risalgono al 2017 quando l’imputato aveva 27 anni. «Dava in escandescenza per futili motivi, spesso era sotto l’effetto di alcol o droga, costringeva i familiari a subire quasi quotidianamente pressioni, minacce di morte e mali ingiusti», racconta il pubblico ministero Kara Pucci della Procura della Repubblica nell’atto attraverso il quale ha richiesto il giudizio immediato per l’imputato. Quest’ultimo, originario di Torre del Greco, all’epoca era stato arrestato per gli stessi fatti per i quali, oggi, si ritrova sotto processo. Secondo la versione accusatoria nel corso del tempo - nella forbice tra marzo e giugno 2017 - non sarebbero mancate «violenze fisiche, schiaffi, calci e pugni» che hanno procurato «ecchimosi e contusioni in varie parti del corpo» dei familiaru. L’imputato, nel corso delle sue frequenti sfuriate, ha anche distrutto alcune suppellettili che trovava in casa, «inducendo nei familiari un crescente stato di sofferenza e di timore per la propria incolumità», al punto da «richiedere l’intervento delle forze dell’ordine».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Luglio 2022, 08:12
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