PERUGIA - Da una parte il disorientamento dei “vaccinandi” di fronte ai cambi di rotta sui farmaci, dall’altra i disservizi che compaiono talvolta sulla strada della profilassi.
Uno di questi una biologa nutrizionista che dopo essere arrivata a metà maggio all’appuntamento con la prima somministrazione, questa le viene spostata al 24. «Sorvolo sulla gente accalcata in fila con tanto di numerino e sul pomeriggio di lavoro perso», ha “denunciato” tramite il gruppo “In attesa di vaccino – Umbria”. Quanto al richiamo, posticipato in un primo tempo al 5 luglio, la dottoressa lunedì mattina ha ricevuto il messaggino con cui le è stato comunicato che avrebbe ricevuto la seconda dose lo stesso giorno alle 13. «Considerando che il punto vaccinale è a un’ora dal comune di residenza – racconta – mi sono precipitata annullando tutti gli impegni di lavoro. Arrivo, trafelata, con 10 minuti di anticipo e mi viene comunicato che c’è stato un errore dal server. Mi chiedo quanti come me lunedì hanno perso un’ora e più del loro tempo o del loro lavoro per questo fantomatico errore? Di chi è la responsabilità? Non poteva essere segnalata la cosa ed essere inviato (con lo stesso clic) un altro messaggio di rettifica? Chiedo scusa a tutti gli operatori che con devozione fanno bene il loro lavoro ma certi disservizi vanno segnalati».
Un altro caso analogo è stato segnalato da Ponte San Giovanni di Perugia dove un assistito ha raccontato che nonostante l’appuntamento posticipato al 5 luglio per la seconda dose Pfizer, lunedì ha ricevuto un sms col quale gli è stato comunicato che per motivi organizzativi la sua vaccinazione era stata anticipata alle 11,30. «Ho letto il messaggio alle 10,40 e mi sono precipitato al centro vaccinale di Ponte San Giovanni: forse c’è stata qualche rinuncia e il sistema ha richiamato il vecchio appuntamento», ha pensato.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Giugno 2021, 09:45
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