SPOLETO - La tempra è sempre quella del carabiniere, forgiata dagli anni di pesante lavoro in miniera, a Morgnano, vissuti prima ancora della chiamata alle armi. Domenico Inverni, appuntato classe 1921, ha vissuto due pandemie, prima la Spagnola e ora il Covid, ma non si è mai perso d’animo. E in questi giorni ha vissuto con la sua grande famiglia, quella anagrafica e quella dell’Arma, i suoi primi 100 anni. Mente lucida, spirito gagliardo, dopo i festeggiamenti insieme alla comunità di Maiano, cui hanno partecipato anche il parroco, don Edoardo Rossi e il sindaco, Andrea Sisti, ha ricevuto la visita speciale dei vertici della locale Compagnia carabinieri, con tanto di lettera di auguri del comandante generale, Teo Luzi. È stata la comandante di Compagnia, capitano Teresa Messore, a raggiungere Domenico e la moglie Agostina nella loro abitazione, accompagnata dal comandante di Stazione, Massimo Venanzi, dall’appuntato Fabio Funari e dai vertici locali dell’Anc (Associazione nazionale carabinieri), rappresentati dal presidente, luogotenente Sandro Leonardi e dal segretario Giovanni Toma. Alla festa si è aggiunto idealmente anche il comandante provinciale, colonnello Stefano Romano, che si è congratulato telefonicamente con l’appuntato Inverni per l’importante tappa raggiunta. Tra i doni, graditissimi, il Crest con lo stemma araldico dell’Arma e la targa dell’Anc.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Novembre 2021, 17:16
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