Covid, in Umbria la variante brasiliana non si ferma: sono 500 le persone ricoverate negli ospedali, con più posti occupati anche nelle terapie intensive. Ancora in crescita i ricoverati di Covid in Umbria, dunque, a oggi 500, 16 in più di ieri, 77 dei quali (+4) in terapia intensiva. Emerge dai dati sul sito della Regione. I nuovi positivi registrati sono stati 190, i guariti 66 e i morti sei (840 in totale). Con gli attualmente positivi a quota 6.902, più 118. I tamponi analizzati sono stati 754 e i test antigenici 1.390. Con un tasso di positività del 25,1 per cento sui molecolari e dell'8,86 totale.
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Tesei: «Intervento duro, ma per evitare diffusione virus»
«Un intervento duro, doloroso ma importante per evitare la diffusione del virus che è stato registrato da noi con la presenza nelle sue varianti, brasiliana ed inglese»: lo ribadito la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei parlando dell'istituzione della zona rossa in provincia di Perugia e in sei comuni di quella di Terni. Lo ha fatto ai microfoni di TgCom24.
«Si tratta - ha detto ancora Tesei - di un'ordinanza sanitaria e utilizzata seguendo il principio della massima precauzione, su indicazione specifica della sanità regionale che si è confrontata a lungo con l'Istituto superiore di sanità. La presenza delle due varianti ci ha portato naturalmente ad utilizzare il sistema della zona rossa per la provincia di Perugia e per alcuni comuni del Ternano».
#ACivicDuty #Covid19Italia
— Antonio Ripa - Talk About Science #ZEROCOVID (@antonioripa) February 8, 2021
La variante brasiliana è ormai in Italia, mettendo in ginocchio prima Perugia e poi 64 comuni umbri.
Coinvolte ogni classe d'età
La campagna di vaccinazione è a rischio
Il baratro socio-economico-sanitario è alle porte
Serve #Lockdown2 nazionale
Perugia: siamo tornati indietro di un anno
«Siamo tornati indietro di un anno e non è certo una bella cosa»: a dirlo all'ANSA sono alcuni cittadini e commercianti del centro storico di Perugia che, da oggi, è di nuovo in «zona rossa», come l'intera provincia e sei comuni del ternano, per fronteggiare l'emergenza Covid e le sue varianti. «Ci viene richiesto un nuovo grande sacrificio, dopo tutti quelli che abbiamo già fatto, speriamo che adesso serva davvero a qualcosa», racconta una signora rallentando il passo spedito con cui, assieme a un'amica, sta camminando in tenuta da ginnastica. «Ô sempre più dura, con la zona rossa il centro è vuoto», dice una giovane barista da dietro il bancone di uno dei pochi locali che hanno deciso di restare aperti in corso Vannucci. «Ô un momento molto complicato, probabilmente sono stati fatti degli errori in questi mesi, sia da parte di chi doveva controllare che da chi doveva essere controllato», spiega un venditore di panini all'ombra del tribunale perugino.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Febbraio 2023, 20:19
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