«Quel bambino lo sgozzo come un coniglio». Un romeno di 36 anni è indagato dalla Procura della Repubblica di Perugia con le accuse di maltrattamenti in famiglia, stalking e lesioni nei confronti dell’ex compagna. «Attraverso reiterate condotte di violenza fisica e psicologica - scrive il pm nella richiesta di rinvio a giudizio - per futili motivi, in ingiurie, minacce di morte, percosse, calci e schiaffi, atteggiamenti volutamente mortificanti, denigratori e di disprezzo, maltrattava la donna e il figlio minore, con ciò instaurando un clima di sofferenza e di paura che rendeva intollerabile la prosecuzione della relazione e della convivenza familiare». Negli atti giudiziari si parla del «frequente abuso di alcol» da parte dell’indagato (difeso dall’avvocato Giuseppe Alfì), il quale «andava in escandescenze in occasione di banali discussioni, anche durante la gravidanza, rivolgendole espressioni ingiuriose e denigratorie, dimostrando gelosia ossessiva, augurando la morte a lei, ai figli e al nascituro, arrivando a dubitare di esserne il padre e minacciandola di un male ingiusto e, ad esempio cacciarla di casa o di gettarli addosso dell'acido». In denuncia la donna ha messo nero su bianco frasi pesantissime che sarebbero state pronunciate dallo straniero: «Lo prendo come un coniglio e lo sgozzo», ma anche altre «allusive all’intento di pagare terze persone dalla Romania per la sua esecuzione».
Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Febbraio 2023, 09:17
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