Terni, velostazioni e piste ciclabili
a settembre andare in bici sarà più semplice

Terni, velostazioni e piste ciclabili a settembre andare in bici sarà più semplice

di Aurora Provantini
Terni “pedala” velocemente verso il traguardo di una mobilità dolce. I cantieri per la realizzazione delle quattro velostazioni sono stati aperti e a settembre la città cambierà volto. “Per allora – spiega Federico Nannurelli, responsabile unico del progetto delle ciclabili – non solo verranno inaugurate le strutture posizionate nei punti di scambio auto- bici, allo Staino, alla stazione, in Largo Frankl sopra al parcheggio di Corso del Popolo e in Largo Filippo Micheli sopra a quello di San Francesco, ma verrà completato il secondo tratto di ciclabile che da Lungonera Savoia porterà a Largo Frankl passando sotto le mura della Passeggiata e proseguendo per via Rapisardi, via Mirimao, zona Valle Verde, viale dello Stadio. Poi ancora per piazza Briccialdi, via Roma e via della Caserma fino a ricollegarsi con via Lungonera Savoia. Immediatamente dopo inizieranno i lavori per raggiungere in bici l’ospedale, attraversando il parco delle Grazie. In centro, si sta procedendo con il ridimensionamento della fioriera in travertino al fine di un inserimento migliore della velostazione di Largo Micheli nel contesto urbano, rispettando le distanze legali dai fabbricati vicini”. Tutte le piante che erano in quel catino di fronte all’oratorio sono già state messe a dimora nelle altre aree verdi circostanti, grazie anche all’intervento del Garden Club. Il progetto delle velostazioni realizzato dallo studio “Miarch” di Terni, che si aggiudica la gara nazionale, non prevede un semplice ricovero per le bici. Intende piuttosto “realizzare un luogo che sia attraversabile al proprio interno ma anche attraversato dall’ambiente circostante, concepito mediante il posizionamento di una galleria permeabile e sicura, coperta e protetta, ma comunque non completamente confinata”. Una struttura lunga 15 metri e larga 4 con “una forma sinuosa - spiega Silvano Gismondi (Miarch) - in grado di fungere da diaframma e filtro con l’ambiente esterno”. Ospiterà fino a 60 bici, una postazione per ricaricare le elettriche e una per la manutenzione ordinaria, schermi multimediali sulla facciata in vetro per informare gli utenti su traffico, meteo e inquinamento”. Tecnicamente si tratta di tre telai in acciaio corten moltiplicati per sei moduli che si sviluppano a binocolo. L’utilizzo dell’acciaio è un omaggio alla città ed è stato scelto il corten, già impiegato per la Lancia di Luce di Pomodoro, “poiché è un materiale rappresentativo, materico ed opaco, simile nella resa cromatica al legno e che si integra con il contesto urbano”. Il completamento del progetto è un ulteriore “tassello nel complesso puzzle della mobilità alternativa che si inserisce in un discorso più ampio di cambiamento delle nostre abitudini e che coinvolge cittadini e istituzioni” – dichiara Silvano Gismondi.
Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Luglio 2020, 19:18
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