Terni, «Spacciatori nei boschi di Larviano»: la segnazione dei residenti a segno, manette a due pusher

Bloccati dai carabinieri dopo un inseguimento gettano via un etto di eroina

Terni, «Spacciatori nei boschi di Larviano»: la segnazione dei residenti a segno, manette a due pusher

di Nicoletta Gigli

TERNI - Chi percorre la strada per Miranda ha segnalato al Messaggero che anche in quella zona sono al lavoro i pusher dei boschi.

«Uno dei covi - raccontò un mese fa un residente - si trova dopo Larviano. Gli spacciatori si nascondono nei boschi e ricevono i clienti a tutte le ore del giorno e della notte».

Anche stavolta i cittadini non avevano sbagliato. Le conferme ai sospetti arrivano con l’operazione messa a segno lunedì sera dai carabinieri di Papigno, che hanno arrestato due pusher e recuperato oltre un etto di eroina.

I militari, impegnati nel controllo delle frazioni più isolate, si sono insospettiti quando hanno incrociato a Larviano una Fiat Panda che viaggiava in direzione della statale 79 ad una velocità insolita, soprattutto per una strada molto stretta e piena di curve.

Hanno tentato di intimare l’alt ma il conducente è scappato via per sottrarsi al controllo dell’arma.

Una fuga che è andata avanti fino a Papigno, con l’utilitaria che, scappando a gran velocità, ha messo a repentaglio altri utenti della strada. E’ nel piccolo borgo che i due occupanti gettano dal finestrino un grosso involucro di cellophane con dentro oltre un etto di eroina, subito recuperato dai carabinieri. Che si sono messi a inseguire la vettura in fuga. Il tentativo di sottrarsi al controllo si chiuderà in via Carlo Neri, a ridosso degli ex studi cinematografici di Papigno, dove nel frattempo sono giunti i rinforzi di altri due equipaggi del radiomobile inviati dalla centrale operativa del comando provinciale di Terni.

I militari bloccano i due. Sono un 57enne pugliese che vive a Terni, incensurato, il classico insospettabile, e un 37enne magrebino. E’ senza fissa dimora e su di lui pende un decreto di espulsione formato dal prefetto di Ragusa.

Di fronte all’evidenza dei fatti i due iniziano ad accusarsi a vicenda.

Ognuno prova a scaricare sull’altro la responsabilità della detenzione di quella significativa quantità di eroina.  Una lite che va in scena in mezzo alla strada e che non degenera solo grazie all’intervento dei carabinieri, che bloccano entrambi. All’esito della perquisizione personale e  dell’utilitaria viene recuperata anche una somma di denaro contante che gli investigatori ritengono frutto dell’attività di spaccio.

Per i pusher che nascondono la droga nella fitta vegetazione di Larviano scattano le manette con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti. Dopo le formalità di rito per entrambi si aprono le porte del carcere di Sabbione.

In cella, nonostante la richiesta della procura ternana di confermare per entrambi la misura cautelare più dura, resteranno solo poche ore. In sede di direttissima il giudice, Chiara Mastracchio, dopo aver convalidato gli arresti, dispone che i due siano scarcerati. A difenderli l’avvocato, Francesco Mattiangeli. Il pugliese ha l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora a Terni, il magrebino il divieto di dimora nel comune di Terni.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Maggio 2023, 00:10
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