L'allarme del questore Massucci:
«Troppi atti di vandalismo
il Comune deve chiudere i parchi»

L'allarme del questore Massucci: «Troppi atti di vandalismo il Comune deve chiudere i parchi»

di Nicoletta Gigli

TERNI «Non parliamo di baby gang ma di gruppi di ragazzini maleducati i cui comportamenti rischiano di sfociare in situazioni spiacevoli. Accanto a segnali di maleducazione diffusa, c’è la totale assenza di rispetto del territorio. E comportamenti sempre più frequenti che mostrano il disprezzo nei confronti della città e di chi ci vive». Le parole del questore, Roberto Massucci, sono l’esito di alcune ore passate ad osservare i comportamenti di gruppi di ragazzini sfrontati che frequentano la Passeggiata. «Un quadro - dice - che mi ha convinto a coinvolgere il Comune nella chiusura anticipata dei parch»”. Il lavoro dei vigilanti che si occupano dell’apertura e della chiusura di quello e di altri sei parchi della città non è bastato a tenere alla larga i vandali. E neppure quelle bande di ragazzini che, tra parolacce e bestemmie, si divertono a prendere a calci i cestini dei rifiuti e gli arredi urbani. Dopo la distruzione del cavallo che l’artista Andrea Gandini ha realizzato scolpendo un tronco mozzo della Passeggiata e l’asportazione di una panchina, divelta e gettata nel laghetto, si corre ai ripari: «Stiamo valutando di chiudere tutti i parchi a mezzanotte» conferma l’assessore alla polizia municipale, Giovanna Scarcia. Una decisione che si affianca all’installazione delle telecamere di videosorveglianza all’interno del parco. Oggi sono 59 le telecamere che sorvegliano i punti più a rischio, 21 delle quali nuove di zecca. «I siti sono stati scelti in collaborazione con il questore - dice Giovanna Scarcia - e in alcune zone, come in largo Ottaviani, l’installazione della videosorveglianza ha fatto la differenza».

Osservate speciali anche via primo Maggio, largo Villa Glori, corso Tacito, via Fratini, via Cavour, piazza San Francesco, piazza Tacito. «Per la prima volta abbiamo voluto coinvolgere, accanto alle associazioni di categoria, gli amministratori di condominio per un protocollo che consenta di installare le telecamere, puntate sulle aree pubbliche, sui palazzi della città». Tutti strumenti di prevenzione e collaborazione tra questura e amministrazione che aiuteranno a contenere quella che il Massucci definisce la «tendenza dei giovani e giovanissimi a tenersi fuori dal rispetto delle regole». Che l’ha spinto a convocare in ufficio genitori e figli a rischio, perché magari sono stati notati in compagnia di cinquantenni con precedenti per spaccio e furti. «Sto continuando ad incontrarli. Quel che emerge è solo la conferma di una situazione di disagio della componente giovanile di questa città su cui gli adulti farebbero bene a riflettere». Sullo sfondo la droga, la cui diffusione è confermata dal numero impressionante di arresti e sequestri: «E’ il business più remunerativo, che aggredisce le fasce più vulnerabili». Domani, in quattro scuole medie, il via al progetto della questura per indicare la “strada giusta”. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Ottobre 2020, 10:47
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