TERNI - L’epidemia che non ti aspetti. Che non si ferma neanche d’estate. E che continua a registrare nuovi casi, innalzando l’indice dei contagi sopra la soglia di rischio. «Nel Ternano, come nel resto del Paese» -sottolinea Marco Cristofori, del nucleo epidemiologico regionale, responsabile del Servizio di sorveglianza e promozione della salute dell’Usl Umbria 2. In un giorno solo, sono stati riscontrati 1.560 nuovi positivi, in Umbria. A Terni 187, ad Orvieto 43, a Narni 35, ad Amelia 20. Portando a 638 (per 100mila abitanti) l’incidenza nella capitale dell’acciaio: 181 punti in più rispetto alla settimana precedente. A 908 nella città della rupe, 565 a Narni, 576 ad Amelia. «Destinata a crescere – analizza l’epidemiologo dell’Usl n2 - per almeno tre settimane».
E’ la spinta di Omicron 5. Che è sei volte più contagiosa dell’influenza stagionale. Che provoca reinfezioni e porta a nuove ospedalizzazioni. «Le vacanze estive, la fine dell’anno scolastico, il ritorno alla vita di sempre, sta provocando tutto questo». Cristofori non intende certo scoraggiare i giovani alla socialità, ma invita comunque tutti ad adottare comportamenti responsabili, perché le sotto varianti di Omicron, la B4 e la B5, sono contagiosissime e raggiungono anche chi si era già ammalato.
Diciamo che Omicron 5 approfitta della pausa estiva per guadagnare terreno: nelle ultime tre settimane ha triplicato la sua presenza nel territorio. «La sorveglianza ci dice che il 25 per cento dei contagi è dovuto a Omicron 5 e il 10 per cento a Omicron 4».
Con un Rt pari a 1,51 il numero di contagi è destinato ad un aumento importante, la raccomandazione dell’epidemiologo è di non attendere settembre per la quarta dose ad ultraottantenni, fragili, pazienti oncologici e immunodepressi. Perché la curva dei contagi è in risalita adesso. «Non tutti si fanno il tampone oppure lo fanno da soli e non viene comunicato, quindi il dato in nostro possesso è sicuramente sottodimensionato. Si rileva comunque un aumento di ricoveri di ultra ottantenni (età media 79 anni) risultati positivi al Covid, anche se in assenza di sintomi. Accade spesso che per una frattura, con l’accesso al pronto soccorso, il test dia esito positivo. Allora quel paziente rientra tra i ricoverati “con” Covid. Tra questi ci sono tantissimi ottantenni che non hanno fatto la quarta dose. E quindi sottoporsi in tempo all’ultimo richiamo è importante».
«Sebbene il tasso di letalità di queste sotto varianti sia basso – aggiunge Cristofori - la trasmissibilità è elevatissima e può facilmente raggiungere soggetti fragili, che potrebbero incorrere in complicazioni».
Sebbene sia cessato lo stato d’emergenza, il virus continua a circolare, per colpa della presenza della “sorella” più “dispettosa” di tutte le sotto varianti di Omicron: B5.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Luglio 2022, 10:38
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