Terni, l'odissea di Carla, 70 anni, che ha rischiato di finire in mano agli strozzini

Per aiutarla in campo la Fondazione Umbria per la prevenzione dell'usura guidata da Fausto Cardella

Terni, l'odissea di Carla, 70 anni, che ha rischiato di finire in mano agli strozzini

di Nicoletta Gigli

TERNI - Carla ha settant’anni, è ternana ed ha un figlio con disabilità accudito presso una comunità.

La sua pensione non raggiunge gli 800 euro al mese e ha accumulato diversi debiti.

Non riuscendo a pagare l’affitto è stata sfrattata per morosità e rischia di finire per strada.

Pesanti i debiti con i vari gestori delle utenze di luce e gas e soprattutto con il Sii, con bollette esorbitanti accumulate negli anni.

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Carla, pressata da piccoli debiti lievitati nel tempo, non è finita nelle grinfie di qualche strozzino solo grazie all’intervento della Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura, che sta intervenendo per comporre un po’ di saldi e stralci. Si tenta di fare in modo che Carla, con la sua povera pensione, riesca a sopravvivere e che non finisca in mezzo alla strada.

«La nostra funzione - dice il presidente, Fausto Cardella - è proprio quella di sterilizzare la possibilità di ricorrere a prestiti a tassi usurai. Un rischio concreto per chi, non potendo accedere al credito ordinario, può rivolgersi solo a qualche amico o conoscente per un prestito.  Carla, come tanti altri, non può avere aiuto dalle banche o meglio forse potrà averlo con la fidejussione della Fondazione, ha un reddito risicato e noi stiamo cercando di fare il possibile per aiutarla.

Intanto cercando di evitare lo sfratto. E’ evidente che l’ente non regala soldi. Un minimo di restituzione ci deve essere».

L’intervento della Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura in questo momento riguarda una quindicina di ternani. Sono persone che hanno chiesto aiuto nell’ambito del progetto “Caro vita” con cui l’ente del terzo settore guidato da Cardella provvede a pagare debiti fino a 2mila e 500 euro per affitti, spese condominiali, bollette e spese mediche. E’ un prestito non oneroso quello erogato dalla Fondazione, da restituire in 36 rate a partire da sei mesi dopo l’erogazione.

Delle 33 pratiche aperte in Umbria, il 44 per cento riguarda persone che vivono in provincia di Terni. Nel secondo capoluogo umbro la somma media erogata è superiore a quella della provincia di Perugia, segno evidente che i ternani hanno una situazione più compromessa individualmente.

La certezza è che queste persone, senza l’intervento della Fondazione, rischiavano di finire in mano a chi prestava loro i soldi a interessi insostenibili. E che Terni è una delle città dove gli interventi della Fondazione antiusura per chi era in difficoltà, anche nel progetto contro il caro bollette del 2022, sono stati più consistenti. Una situazione che ha spinto l’ente a prevedere una presenza strutturata in città con l’apertura di un ufficio a palazzo Bazzani.

«Nella prospettiva di avere un punto di appoggio e sostegno abbiamo avviato un proficuo rapporto con la presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza - conferma il presidente, Fausto Cardella. Si tratta di intese che verranno formalizzate nei prossimi giorni con un protocollo ma già da ora, per le audizioni che dovevamo fare per il progetto Caro vita, ci è stato messo a disposizione un ufficio nel prestigioso palazzo della Provincia».


Ultimo aggiornamento: Domenica 6 Agosto 2023, 08:03
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