Focolaio nella Rsa di Terni,
contagiati dopo il vaccino:
è stata la variante brasiliana

Focolaio nella Rsa di Terni, contagiati dopo il vaccino: è stata la variante brasiliana

di Nicoletta Gigli

TERNI E’ stata la variante brasiliana a contagiare i 13 ospiti e i due operatori della casa di riposo Il Sole di strada di Piedimonte. Quello che era un fondato sospetto è stato confermato dal rientro dei sequenziamenti dei tamponi cui erano stati sottoposti sia gli ospiti che il personale che lavora nella struttura per anziani autosufficienti. Il focolaio esploso due settimane fa aveva subito fatto pensare ad una delle varianti del covid 19 perché ad essere positivi erano tutti anziani già vaccinati. Che avevano ricevuto la seconda dose nel mese di febbraio per cui, nel momento dell’esordio del virus, era già stata raggiunta la massima efficacia del vaccino. A confermare l’esito dei sequenziamenti il direttore generale della sanità regionale, Claudio Dario: “Quanto accaduto nella casa di riposo Il Sole - ha detto - è ascrivibile alla variante brasiliana del covid 19, che si ipotizza più aggressiva. Ci sono elementi, che abbiamo sottoposto anche all’istituto superiore di sanità, che hanno catturato la nostra attenzione oltre il semplice sequenziamento. La variante brasiliana, oltre che più aggressiva e tale da incrementare la mortalità, sembra trovare spazio e forza all’interno di comunità chiuse.

Stiamo riflettendo con l’istituto di sanità sulle modalità di trasmissione - ha aggiunto Dario - perché questa aggressività marcata all’interno di comunità chiuse, che non è ancora emersa in quelle aperte, ci fa presumere una caratterizzazione particolare”. Da due settimane nella struttura si va avanti con i protocolli previsti. Il servizio igiene e sanità pubblica dell’Usl Umbria2 ha inviato l’Usca per verifiche quotidiane. La situazione è costantemente monitorata dalla Regione con la responsabile del monitoraggio delle strutture residenziali, Ilaria Vescarelli: “Quando il virus coinvolge persone già vaccinate la prima cosa da fare è sequenziare - ha detto - perché le varianti sono infinite”. Ilaria Vescarelli era stata abbastanza ottimista sull’evoluzione della malattia proprio in ragione del fatto che gli anziani erano coperti dal vaccino: “Sappiamo che le varianti sono contrastate dal vaccino in modo efficace”. Sarà l’indagine epidemiologica a dire in che modo il virus sia entrato nella struttura, chiusa alle visite da marzo 2020 con una piccola riapertura da luglio a settembre, quando è stato di nuovo fermato l’accesso dei familiari.


Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Marzo 2021, 09:23
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