TERN Giovani, anziani e adulti, tutti a letto con l’influenza stagionale che, dopo due anni che non si è neppure avvertita per via della mascherina e del lockdown, è esplosa più virulenta che mai mettendo in sofferenza il pronto soccorso di Terni, costretto a fare gli straordinari ai medici di medicina di base e, soprattutto, mettendo a dura prova i pediatri, che mai hanno avuto una stagione invernale con tanti piccoli malati. «Proprio così - conferma Giuseppe Miconi (pediatra)- da qualche mese è un disastro. Prima con i sintomi para-influenzali, poi con l’arrivo dell’”Australiana” che ha messo a tappeto centinaia di bambini in tenera età. Fino a due anni questi soggetti praticamente sono quasi stati al sicuro dentro le mura di casa, poi, però, con la frequentazione dell’asilo sono cominciati i guai. Sono soggetti particolarmente vulnerabili al virus o meglio ai tanti virus che “girano” in inverno». Ed anche in Umbria aumenta l’incidenza del virus in tutte le fasce di età, maggiormente colpite quelle in età pediatrica, la cui fascia al di sotto dei cinque anni registra un’incidenza pari a 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente). In Umbria sono stati raggiunti i 20 casi per mille assistiti. La città di Terni è in linea con il livello di entità molto alto, ossia, appunto, dei 20 casi per mille. Il polso sull’epidemia dell’influenza la conoscono bene in particolare i medici di medicina generale e i pediatri. «L’influenza di quest’anno- sostiene Eugenio Mancuso medico di base- è molto più aggressiva dell’anno scorso e dura anche più a lungo, lasciando degli evidenti strascichi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Dicembre 2022, 11:21
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