Ternana-Modena, Mayer: "Noi che mangiavamo insieme allo stadio, lo fa anche Andreazzoli? Bene, serve a creare coesione"

Ternana-Modena, Mayer: "Noi che mangiavamo insieme allo stadio, lo fa anche Andreazzoli? Bene, serve a creare coesione"

di Paolo Grassi

«Noi della Ternana vincente di Delneri, eravamo un gruppo affiatato. A unirci ancora di più, il fatto di mangiare spesso tutti insieme allo stadio». Prego? «Sì, proprio così». E' Mauro Mayer, a raccontare questo. Uno dei protagonisti di quella Ternana del doppio salto dalla serie C2 alla serie B negli anni Novanta. Parliamo con lui di Ternana-Modena, visto che lui è un ex di entrambe. E viene fuori questa cosa del pasto insieme. Coincidenza vuole che di recente anche l'attuale allenatroe della Ternana, Aurelio Andreazzoli, abbia cominciato a fare colazione allo stadio insieme ai calciatori quando ci si allena al mattino. «E' un giusta decisione - commenta Mayer - perché contribuisce davvero a creare un gruppo unito e affiatato. Certo, poi bisogna anche andare d'accordo. Ma mangiare insieme crea già una bella atmosfera. Noi, spesso, ci fermavamo a pranzo e a cena al Liberati. Dentro lo spogliatoio. Quell' aspetto cementò il nostro gruppo». Ricordando quei momenti, la mente di gli va anche al ricordo del suo allora compagno di squadra Patrizio Billio, morto improvvisamente martedì. «Era un bravissimo ragazzo. Era simpatico, sempre allegro, sapeva essere sempre al centro dell'attenzione. Un paio di anni fa ci risentimmo per telefono. La notizia mi ha scosso. Così come quella della scomparsa di Massimo Minciarelli, giornalista del quale conserverò il ricordo». Ternana in un momento non eccezionale, in cerca della nuova identità con mister Andreazzoli. Modena che grazie alla continuità data alla gestione di Attilio Tesser (altro ex rossoverde) sta ora venendo fuori e si è portata proprio a ridosso dei rossoverdi. «Mi aspetto - dice Mayer - una partita tra due squadre pronte a giocarsela a viso aperto.

Entrambe possono ambire a un posto nei playoff, anche se pure i playout sono dietro di pochi punti. La serie B è lunga e difficile, ma non ricordo altre annate con una classifica così corta a fine girone di andata. Il Modena ha una società che punta a un progetto a lungo termine ed ha scelto di dare continuità alla gestione Tesser. La Ternana, invece, devo ancora capire come mai abbia esonerato Cristiano Lucarelli, visti i risultati. Con Andreazzoli, ancora non si stanno vedendo i frutti sperati, sebbene sia un allenatore che io stimo moltissimo. Mi piace perché le sue squadre hanno sempre giocato molto bene». Con la Ternana, Mayer ha giocato dal 1996 al 1999, per poi andare proprio al Modena, dove salì fino alla serie A. Nella società emiliana ha poi lavorato anche come tecnico nel settore giovanile. «In questo momento il Modena è un più in salute, ma la Ternana resta una squadra con la qualità giusta per venire fuori. Forse un po' di calo, forse deve ancora automatizzare al meglio i dettami di Andreazzoli, ma spero che riprenda una marcia importante, come spero che pure il Modena possa ambire ai playoff». Segue ancora entrambe. «Mi inforno, ma non sempre ho tempo per vedere le partite». E' impegnato a tutto campo a Nonantola, sempre vicino Modena. «Lì mi occupo di tutto il settore giovanile e alleno la prima squadra che milita in Prima categoria». A Terni, molti tifosi lo ricordano con stima per la dedizione al lavoro e l'attaccamento alla maglia rossoverde. Anche perché Mayer mise quella maglia da difensore di serie C2 e la tolse da difensore di serie B, lanciato verso la serie A conquistata poi proprio con il Modena.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Gennaio 2023, 00:00
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