Un’arma in più contro la “battaglia” al covid-19. La cura con le monoclonali sarà somministrata anche all’ospedale di Terni. Questione soltanto di qualche giorno e al Santa Maria si potrà somministrare al paziente positivo in contumacia il “salvavita”.
Già individuati i due medici che andranno a somministrare la terapia, sono Fabrizio Rocco e Marco Giuliani entrambi specialisti della medicina interna. Tale terapia va somministrata entro dieci giorni dalla comparsa dei sintomi causati dal virus, la sua massima efficacia si ha dopo circa 72 ore.
«L’uso degli anticorpi monoclonali- spiega il responsabile Usl del distretto di Terni Stefano Federici- è autorizzato in soggetti positivi per Sarc- covid non ospedalizzati, non in ossigenoterapia e con sintomi di grado lieve- moderato e presenza di almeno un fattore di rischio». Ma come avviene la selezione dei pazienti che verranno sottoposti agli anticorpi? «La selezione è affidata ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, ai medici delle Usca (Unità speciali continuità assistenziale)- chiarisce - che dovranno indirizzare il malato rapidamente nella struttura presso la quale effettuare il trattamento».
La terapia degli anticorpi, è bene ricordarlo, non risulta efficace quando la persona ha già sviluppato i sintomi più gravi. Ecco perché il farmaco dovrebbero essere usato quanto prima, soprattutto in soggetti maggiormente a rischio covid che hanno sviluppare malattie più serie (anziani, diabetici, obesi, immunodepressi. Come avviene la somministrazione? «Per via endovenosa- spiega il medico- in un tempo che può variare da 16 a 60 minuti».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Marzo 2021, 23:28
© RIPRODUZIONE RISERVATA