Il sindaco di Gubbio Stirati: «Quest'anno la Festa dei Ceri è stato un nuovo inizio»

Il sindaco di Gubbio Stirati: «Quest'anno la Festa dei Ceri è stato un nuovo inizio»

GUBBIO - «Non solo una rinascita, ma un vero e proprio nuovo inizio», così il sindaco di Gubbio, Filippo
Mario Stirati, commenta la Festa dei Ceri 2022, «nel corso della quale tutta la città e tutti i ceraioli hanno avuto la capacità di recuperare l'essenza più autentica e vera del 15 maggio».
«Tutti coloro che hanno visto la nostra Festa, indistintamente, hanno riconosciuto la magia, l'atmosfera, l'intensità, la passione, i sentimenti più profondi e puri che la città ha saputo esprimere, anche in chiave devozionale verso il patrono Ubaldo», ha commentato il primo cittadino.
Un'intensità, quella vissuta dalla città dei Ceri lo scorso 15 maggio, che non è sfuggita nemmeno al prefetto di Perugia, Armando Gradone, che, rapito dalle immagini dell'Alzata dei Ceri, ha parlato di «un'emozione enorme provata di fronte al sentimento collettivo che esplode in questa Festa. Capisco adesso che cosa ha significato per
gli eugubini non fare questa Festa per due anni: per loro è stata una rinuncia estremamente dolorosa. Siamo di fronte ad uno di quegli eventi che rappresentano la filigrana sottile dell'identità di un popolo.

Non celebrare questa ricorrenza per gli eugubini è stato come rinunciare alla cosa più importante che hanno nella vita della loro comunità locale».

A proposito di tutto il percorso che ha portato a questo 15 maggio, Stirati sottolinea «il grande lavoro che ci ha visto in prima linea già a partire dal 2018, quando siamo stati chiamati a redigere un Piano di sicurezza, che abbiamo prodotto insieme a tutte le componenti ceraiole e grazie al grande rapporto costruito con il vasto e ricco mondo ceraiolo. Poi c'è stata la pandemia, i due terribili anni di rinuncia forzata e la determinazione, da settembre in avanti, a riprenderci la nostra Festa, anche quando sembrava impossibile anche soltanto pensarlo - aggiunge il sindaco - Insieme alla Diocesi, all'Università dei Muratori, all'Associazione Maggio Eugubino, alle Famiglie Ceraiole, ai
Capitani e ai Capodieci abbiamo fatto un lavoro intensissimo, dialogando con tutti, anche con varie figure rappresentative della Festa che hanno dato tanti contributi di saggezza, equilibrio, ragionevolezza: il lavoro di questi mesi ha prodotto un afflato comunitario che resta, e che considero un'eredità preziosa»


Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Maggio 2022, 16:38
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