Scuola, partenza flop
dello screening
tra attese e proteste

Scuola, partenza flop dello screening tra attese e proteste

di Lucilla Piccioni
TERNI Ieri anche a Terni primo giorno di screening anticovid, riservato al personale della scuola, per permettere la ripresa delle lezioni in sicurezza. Primo giorno e primi intoppi che hanno fatto andare su tutte le furie insegnati, tecnici di laboratori, personale di segreteria, tutti coloro che ieri avevano deciso di sottoporsi volontariamente al test. La fila per il tampone rapido per individuare gli eventuali positivi, si è iniziata a formare almeno un quarto d'ora prima del via stabilito. I prelievi erano assicurati dalle 8.30 alle 11.30 e già alle 8 e un quarto, davanti ai locali della guardia medica di viale Trento, c'erano una decina di persone in attesa.
«Il ministro si è raccomandato di sottoporci al tampone, è una questione di senso civico, e io ho aderito convinta che sia un bene sia per me che per i miei studenti ha detto mettendosi pazientemente in fila una docente del liceo Galilei».
La fila però sarebbe durata a lungo e non per il numero elevatissimo di persone. Alle 8.30 di docenti se ne erano radunati almeno una ventina, ma nessuno ha cominciato a chiamare o è uscito dai locali della guardia medica, di fianco all'Hospice, per dare notizie sullo svolgimento della mattinata. «Verso le 9,15 quando il mormorio di malcontento cominciava ad essere bello forte, è uscito qualcuno sul piazzale e ci ha detto che c'erano problemi con i computer, il programma non riusciva a leggere i nostri nomi anche se tutti noi eravamo muniti di tessera sanitaria, oltre all'autocertificazione scaricata dal sito della scuola», racconta Maurizio Valentini insegnante dell'Itt Allievi-Sangallo. A quel punto chi era in fila ha cominciato a spazientirsi. Il caldo cominciava a farsi sentire e non c'era verso di far partire i prelievi. «E questo è solo l'inizio, come torneremo a scuola?», si è chiesta preoccupata un'insegnante del Donatelli. Qualcuno mosso a pietà ha portato fuori dai locali della guardia medica delle seggiole, per permettere almeno di sedersi a chi non reggeva la fila prolungata. A quel punto ha preso il via la ricerca per l'attribuzione delle colpe. «E' colpa di voi insegnanti perché avreste dovuto prenotarvi, la scuola vi doveva informare e stilare un elenco di chi si deve sottoporre al tampone», hanno tentato di dire i tecnici della Usl «Ma come? Se partecipare allo screening è facoltativo che c'entra la scuola che deve fornire gli elenchi», ha ribadito un'altra persona in fila. L'atmosfera si è fatta rovente. In tanti hanno abbandonato la fila con il proposito di riprovare, sperando nella fortuna, il giorno seguente. Alle dieci arrivano i tecnici che riescono a mettere a regime il programma ed il via ai tamponi ha inizio. Oggi ci si riprova, secondo giorno di screening anticovid riservato al personale della scuola di ogni ordine e grado.
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Agosto 2020, 10:04
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