Alla fine la proroga per i precari Covid è arrivata. In extremis, appena due giorni prima della scadenza dei contratti, ma i sindacati sono riusciti a spuntarla sui sei mesi in più per i circa 350 addetti del sistema sanitario assunti per far fronte alla pandemia e ormai a tutti gli effetti necessari al funzionamento di ospedali e distretti. Avanti, dunque, fino a dicembre. «Questo è il risultato della mobilitazione sindacale, un risultato che consideriamo importante ma non risolutivo – rimarcano Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl dell’Umbria – stabilizzazioni e soprattutto nuove assunzioni a tempo indeterminato restano assolutamente fondamentali per mettere in sicurezza il sistema sanitario umbro e aggredire fenomeni come la fuga di professionalità verso altre regioni, l’allungamento delle liste d’attesa, la mobilità passiva e, peggiore tra tutti, la rinuncia alla cura». L’accordo tra Regione e sindacati è stato siglato nella giornata di ieri, al termine di una trattativa che lo scorso giovedì era finalmente entrata nei dettagli. Da un lato la richiesta di Cgil, Cisl e Uil di portare avanti le stabilizzazioni come previsto dal decreto Milleproroghe, dall’altro la resistenza della Regione che in un primo momento aveva proposto di fermare le stabilizzazioni al mese di ottobre, cioè concedere quattro mesi e non sei. Nella giornata di martedì era arrivato un passo avanti decisivo, con il sostanziale via libera da Palazzo Donini alla proroga di una pattuglia di 300 precari, cui però i sindacati avevano chiesto di aggiungere anche altri 50 addetti, cioè anche coloro che non rientrano specificatamente nei requisiti previsti dai decreti del Governo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Giugno 2022, 08:25
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