PERUGIA - La lite tra due vicine? Finisce prima in ospedale e poi tra le carte bollate. Per una discussione talmente accesa che la contendente più anziana ha un infarto che la tiene ricoverata una settimana. E che la convince a querelare la vicina per minacce, molestie e lesioni personali.
I fatti, avvenuti nella zona del Trasimeno, risalgono a qualche tempo fa, quando - secondo la querela presentata dalla settantacinquenne assistita dall'avvocato Marco Brusco – la vicina più giovane si è presentata alla sua porta pretedendo tra le urla che il figlio dell'anziana spostasse il furgone appena posteggiato nel parcheggio condominiale in un posto, a suo dire, di spettanza del suo compagno. «In preda a un vero e proprio delirio, veniva a suonare alla porta di casa mia – si legge nella querela – con estrema animosità e, una volta aperto, mi aggrediva con insulti e minacce di vario tipo (… io ti spacco la faccia, ti mando all'ospedale, adesso che torna il mio compagno vedrai che casino viene fuori...) imponendomi (non si sa a quale titolo) di far immediatamente spostare il furgone (…) Al fine di far meglio comprendere la perentorietà della richiesta, la predetta si avvicinava violentemente al mio viso (testa a testa) facendo il verso di volermi colpire (inutile sottolineare come tale condotta sia stata posta in essere senza indossare alcuno strumento di protezione e senza il rispetto del dovuto distanziamento sociale)». Secondo il racconto della donna, nonostante suo figlio avesse subito spostato il furgone, la vicina non si è calmata e ha continuato «imperterrita a insultarmi e minacciarmi». Con una tale violenza, che la 75enne si è sentita male, è stata portata in ospedale, dove le è stato diagnosticato un dolore toracico, «profondo stress emotivo e scompenso cardiaco (leggasi infarto)», «una sindrome di Takotsubo, vasculopatia cerebrale cronica e cardiopatia ipertensiva», che le sono costati una settimana di ricovero «per rimediare allo scompenso». Che, secondo gli esperti, avrebbe potuto portarla anche a un ictus o alla rottura di un ventricolo.
La signora nella querela ha spiegato come non ci siano nel condominio posti assegnati, per cui la pretesa della vicina sembra irragionevole.
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Aprile 2021, 12:04
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