Perugia, inseguiti dalla polizia su un'auto rubata e dopo uno scippo: presi due fratelli

Perugia, inseguiti dalla polizia su un'auto rubata e dopo uno scippo: presi due fratelli

di Egle Priolo

PERUGIA - Due ragazzini. Fratelli. Venti anni il più grande, neanche maggiorenne l’altro. Un’auto rubata, una donna derubata (probabilmente scippata) davanti al cimitero e poi la fuga. Una pattuglia della polizia che intercetta quell’auto a grande velocità e si mette all’inseguimento. Un’altra volante che sopraggiunge, perché il più grande dei ragazzini in fuga spinge il piede sull’acceleratore e sta guadagnando terreno nel traffico cittadino. Una fuga a zig zag tra automobilisti e persone a piedi. Una fuga che finisce quando il ragazzo alla guida perde il controllo dell’auto e finisce fuori strada.

Gli ingredienti per scrivere una sceneggiatura degna di un poliziesco ci sono tutti. Peccato che non sia frutto di fantasia, ma il racconto concentrato in poche righe di quanto accaduto tra Ponte della Pietra e finito lungo la via Corcianese, in zona Santa Sabina.
Mentre erano impegnati negli ordinari servizi di controllo del territorio in prossimità dell’ospedale Santa Maria della misericordia, infatti, gli agenti hanno intercettato un’utilitaria - di cui era stato segnalato il furto qualche giorno fa - che alla vista della pattuglia della polizia ha accelerato la marcia.
Nonostante l’intimazione a fermarsi, il conducente ha proseguito la fuga lungo le vie della periferia, creando pericolo per i passanti e gli altri automobilisti. Dopo un lungo inseguimento, il 20enne ha perso il controllo del veicolo che, poco dopo, si è stoppato sulla carreggiata.
Gli agenti, a quel punto, hanno subito bloccato conducente e passeggero che sono stati identificati - appunto come due fratelli - e sottoposti a perquisizione, poi estesa anche al veicolo. Controllo all’interno dell’utilitaria che ha dato i suoi frutti: sotto il sedile, i poliziotti hanno trovato una borsa con dentro documenti, denaro e un telefono cellulare appartenenti a una signora che, qualche istante prima, era stata derubata della sua borsa nei pressi del parcheggio del cimitero di Ponte della Pietra.
Portati in questura, al termine delle attività di rito, il 20enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato e denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di furto dell’automobile. Su disposizione del pubblico ministero, è poi stato accompagnato nella casa circondariale di Capanne, in attesa dell’udienza di convalida.
Il fratello, invece, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato in concorso.

L’auto e la borsa, con il resto della refurtiva, invece, sono state restituite ai legittimi proprietari.


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Dicembre 2022, 08:08
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