Orvieto. La giunta Tardani ribadisce il proprio 'no' a case popolari nella ex Caserma Piave

Orvieto. La giunta Tardani ribadisce il proprio 'no' a case popolari nella ex Caserma Piave

di M.R.

L’amministrazione comunale orvietana non è disponibile a realizzare case popolari all’ex caserma Piave. Lo ha ribadito con chiarezza il vice sindaco Mario Angelo Mazzi durante il consiglio comunale che si è tenuto il 30 novembre. 

A introdurre l'argomento una interrogazione a firma dei consiglieri Cristina Croce (capogruppo “Siamo Orvieto”), Martina Mescolini (capogruppo “Partito Democratico”) e Federico Giovannini (“Partito Democratico”) che chiedeva lumi in merito alla «proposta dell’assessore regionale Melasecche per investimenti per interventi di housing sociale tramite Ater». 

Ad illustrare il tema dell’interrogazione, è stato il consigliere Giuseppe Germani (capogruppo “Orvieto Civica e Riformista”): «La Regione Umbria ha comunicato al comune di Orvieto la disponibilità di oltre 6 milioni di euro per un intervento di housing sociale ovvero operazioni finalizzate ad immettere sul mercato abitazioni a prezzi calmierati sia per quanto riguarda le vendite che le locazioni. Il soggetto titolare dell’investimento - ha aggiunto Germani - sarebbe l’Ater. Al riguardo l’assessore regionale alle ‘politiche della casa’ diceva di aver effettuato un sopralluogo alla Piave con il vicesindaco di Orvieto e che la Regione è pronta, mentre si attende un segnale dal Comune».

«La USL n. 4 – ha aggiunto - aveva acquisito al proprio patrimonio l’immobile ex-mensa collocato all’interno dell’ex Caserma Piave per la realizzazione del ‘Palazzo della Salute’ come da Accordo di Programma siglato il 27 luglio 2007, modificato nel 2015. Il valore di acquisto dell’immobile, autorizzato dalla Regione Umbria, ammontava a € 2.700.000,00 secondo il valore di mercato determinato dalla perizia di stima redatta dall’Agenzia del Territorio, Ufficio Provinciale di Terni del 19 ottobre 2007. La giunta regionale, nell’ambito dei progetti del Pnrr, ha deciso di realizzare il nuovo presidio sanitario denominato ‘Casa di Comunità Hub e dell’Ospedale di Comunità’ negli spazi dell’ex ospedale di Santa Maria della Stella in Piazza Duomo lasciando impregiudicata la destinazione dell’immobile ex-mensa acquisito al patrimonio dell’allora USL n. 4 allo scopo di realizzare il ‘Palazzo della Salute’ le cui funzioni sono sovrapponibili a quelle della ‘Casa di Comunità Hub e dell’Ospedale di Comunità’».

«Ad oggi – ha concluso - non si è a conoscenza di alcun atto della Regione Umbria o della ASL n. 2 che preveda una diversa destinazione dell’immobile acquisito nel 2008 rispetto a quella originaria contenuta nel protocollo d’intensa citato, destinazione riconfermata tra l’altro nel marzo 2018 dal capitolato per l’affidamento del progetto di fattibilità tecnico-economica della Casa della Salute redatto da Usl Umbria 2.

Con la mozione di chiede quindi cosa è progettato nell’ex mensa della Piave anche perché l’Assessore Melasecche l’ha individuata come sito per case popolari mentre l’Assessore Coletto come sede del Rems, quindi delle due l’una. Anche se la proprietà è della Regione il comune si faccia interprete dell’esigenza di fare chiarezza».

Il vice sindaco e assessore al Patrimonio, Mario Angelo Mazzi ha risposto «La situazione è articolata e si fonda su indicazioni non corrette. Ogni ente tende ad utilizzare immobili di sua proprietà (la Rems sarebbe destinata ad attività della Usl). La ‘Casa della Salute’ era un vecchio progetto che è diverso e che riguarda la sanità nel post Covid. L’assessore Melasecche ha a disposizione di Orvieto 6 mln di euro per case popolari ed ha indicato di intervenire nell’edificio truppa dell’ex caserma, che equivalente a 30 appartamenti per 5.000 metri quadrati. La caserma si sviluppa però su 24.000 mila metri quadrati quindi si dovrebbero ipotizzare le case popolari nella caserma insieme ad altre attività, pensando perciò ad un progetto complessivo che sia compatibile, così da non ripetere il problema del Borgo».

Il consigliere Germani, che si è dichiarato “soddisfatto” della risposta, ha chiesto che venisse esplicitato con chiarezza se il comune sia o meno favorevole a relizzare le case popolari all’ex caserma, il vice sindaco Mazzi ha replicato: «No, l’amministrazione non è disponibile a realizzare case popolari all’ex caserma».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Dicembre 2022, 13:21
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