Narni Scalo: nel polo scolastico più grande della Provincia ingresso regolare al suono della prima campanella

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Le incertezze si sono sciolte al sole del primo giorno di scuola in era coronavirus: nel polo scolastico più grande della provincia, a Narni Scalo, non c’è stato nessun problema all’ingresso delle centinaia di studenti di “ogni ordine e grado”, come si diceva una volta. A guardare, con qualche titubanza, solo i genitori, che non hanno potuto accompagnare, come consueto i propri figli sin davanti alla porta: tutti gli istituti hanno intercettato gli studenti nei cortili ed avevano predisposto i due ingressi stabiliti, uno per l’uscita e l’altro per l’entrata, e per l’occasione si sono aperti anche i cancelli che mai lo erano stati. Lo scaglionamento ha fatto poi il resto: tutti in fila, tutti per un primo controllo. In borsa ragazze e ragazzi con ogni sussidio didattico etichettato col proprio nome per scongiurare la sua distruzione in caso di abbandono. Un qualche effetto solo per i più piccoli quelli della seconda elementare, tutte con mascherine regolari ma personalizzate: da loro l’impaccio più grande. A Narni Centro, alla materna, la maestra Cristina, aveva mascherina e protezione di plastica. Ha accolto tutti dicendo: “Sono arrivata dallo spazio da poco”, una battuta per riconciliarsi coi bambini che la guardavano davvero come un’aliena e l’hanno riconosciuta, poco e male, solo dalla voce. Insomma, tutto è andato per il verso giusto. Aveva detto la preside Amici qualche giorno fa: “Non ci preoccupano le disposizione dei primi giorni, per quelle ci siamo attrezzati; ci preoccupano i problemi che ancora non conosciamo”. Però tutti sono entrati ordinatamente.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Settembre 2020, 10:52
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