Lo striscione dei tifosi, i video rivisti col mister sdrammatizzando, Falletti: "Ternana, sto lavorando per tornare come prima"

Lo striscione dei tifosi, i video rivisti col mister sdrammatizzando, Falletti: "Ternana, sto lavorando per tornare come prima"

di Paolo Grassi

Conscendo il suo carattere, sapendo cosa batte nel cuore del Cesar Falletti con il rossoverde tatuato, è facile immaginare come si sentisse dopo la sostituzione a fine primo tempo di Reggina-Ternana. Ma a fargli tornare il sorriso, ecco prima una chiacchierata con l'allenatore in cui si rivedono gli errori ridendoci pure sopra, poi uno striscione comparso al Liberati sabato contro il Modena in cui i tifosi incoraggiano il loro beniamino. Chissà che ora non torni anche lo smalto dei tempi migliori. Nel febbraio 2022, per Falletti, l'infortunio al legamento crociato. Il rientro in agosto, poi lo stop muscolare. Tutto ciò ritarda il ritorno del "vero Falletti". Lui spiega: «Passo un momento calcistico non eccezionale, però ci sono. Sto lavorando per tornare a posto. Anche se tanti non lo sanno, ho ancora dei fastidi al ginocchio. Ma sia chiaro, non cerco alibi. Poi, quello che scende in campo, sono io. Sto lavorando forte su tutto quello che non va. Sto facendo anche lavori a parte. Alla gamba del ginocchio infortunato manca ancora un po' di muscolo. E' più piccola dell'altra. Fino ad ora non sono riuscito a fare in campo ciò che voglio e che tutti vogliono. Ma ci arriverò. In attesa, guardiamo alla squadra. Siamo sempre in zona playoff ed è la cosa più importante». A Reggio, brutto primo tempo e rabbia poi sbollita rivedendo insieme al tecnico Aurelio Anrdeazzoli ciò che non era andato. E scherzandoci pure sopra insieme. «Ero arrabbiato.

Uscire, non piace a nessuno. Anche perché pure se si gioca male, può sempre capitare un gol da palla improvvisa. E lì, cambia tutto. Ma il mister mi ha spiegato le sue scelte. Mi ha detto che avrebbe fatto meglio a togliermi già dopo 7 minuti. Io, poi, che sono molto autocritico, riguardando con lui la partita del Granillo ho visto che, davvero, il primo tempo si giocava in dieci. Non azzeccavo un stop, un passaggio. Scherzando, ho ammesso che sembrava giocassi con gli altri. Già in campo, però, ne parlavo con Antonio Palumbo. Gli chiedevo di aiutarmi un po', perché ero in difficoltà. Il mister si aspetta sempre moltissimo da ognuno di noi. Mi ha detto che a Reggio mi aveva aspettato tutto il primo tempo». Poi, lo striscione dei tifosi, con l'invito a non mollare. «E' una bella cosa. C'è molto da ringraziare i tifosi». Il primo gol, quando tornerà, a chi lo dedicherà? «Quando si segna, la prima dedica è sempre alla famiglia, a mia moglie e ai miei figli. Poi a tutta la squadra che non aspetta che questo e a tutti quelli che mi sostengono». Andreazzoli ha ritrovato il gol di Andrea Favilli e un ottimo Luca Ghiringhelli. Ritroverà pure il vero Falletti? «Dopo Reggio vedevo tutto nero e sono andato a parlare col mister anche per tranquillizzarmi e capire quale fosse il suo pensiero. Mi ha dato tutta la sua fiducia e devo fare del tutto per ricambiarla». Adesso, che colore vede? «Finché non faccio qualcosa di buono, gol o assist che sia, sempre nero».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Febbraio 2023, 00:55
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