Ammirazione, stupore, sdegno, sconcerto, scandalo. Sensibilità diverse, reazioni differenti, ma nessuno può rimanere impassibile davanti a “Luci nel buio”, l’installazione di Sandro Tomassini nella chiesa di San Salvatore, meglio conosciuta dai ternani come Tempio del sole.
L’opera ha suscitato un bel dibattito culturale tra chi l’ha apprezzata e chi no. Un confronto con giudizi magari troppi tranchant o scandalizzati, ma che ha dato anche molti spunti di riflessione. Ben venga l’arte provocatrice e stimolante che risveglia gli animi ingrigiti di una città in cerca di una vivacità culturale da troppo tempo sopita.
E questo grazie al CavourArt Festival, con i curatori Franco Profili ed Isabella Cruciani, che sta animando Terni con un’arte diffusa a raccordare le realizzazioni più disparate per soluzioni, materiali, contenuti e linguaggi. In luoghi spesso anticonvenzionali si rintracciano nuovi caratteri estetici, nuovi ambiti di creazione, nuove sorprendenti scoperte.
Sandro Tomassini ha saputo inventare un particolare rapporto tra il suo linguaggio moderno e la splendida struttura databile fra l’Ottavo ed il Nono secolo. Nelle quattro finestre della rotonda absidale ha installato altrettanti pannelli in legno dipinti con linee orizzontali. Fasce cromatiche che sfumano nel nero per poi ricomporsi in un ritmico susseguirsi. L’impatto è vigoroso, sofisticato ed emozionante. L’impianto dell’artista dialoga con secoli di storia attraverso una pittura vibrante, tanto immanente quanto espressiva.
Invece sul versante interno di due finestre della chiesa di San Salvatore Tomassini ha disposto altrettante opere, collocate simmetricamente rispetto all’altare centrale. Sono lavori che rientrano nel solco della sperimentazione materica tanto praticata all’artista: a sinistra è posizionata un’installazione con un soffice strato di ovatta adagiata su uno sfondo bianco e a destra un’altra vaporosa distesa di bambagia su uno sfondo nero. In questo caso l’impatto con l’antica struttura è più delicato, ma non meno suggestivo ed ammaliante.
Queste installazioni temporanee solo solo un ‘assaggio’ del prolifico lavoro di Sandro Tomassini che si può ammirare nel suo atelier in largo San Salvatore, 10. Un’indagine estetica portata avanti con coerenza negli anni, che gli ha dato non poche soddisfazioni.
Tra l’altro per la terza volta - nel 2011, nel 2017 e nel 2023 - una sua opera è stata selezionata dalla giuria del Premio Arte e quest’anno sarà esposta nella mostra che si terrà nel museo della Permanente di Milano dal 10 al 15 ottobre.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Settembre 2023, 15:20
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