Altro che città di San Valentino, Terni capitale dell'odio social
Insulti contro donne, disabili ed ebrei

Altro che città di San Valentino, Terni capitale dell'odio social Insulti contro donne, disabili ed ebrei

di Sergio Capotosti

Insulta sempre più spesso i disabili e attacca le donne senza il minimo rimpianto. È l'identikit del ternano che davanti alla tastiera di un computer colpisce via web in particolare le persone con disabilità, ma se la prende pure con le donne, e non si risparmia neppure nei confronti di omosessuali, migranti, ebrei e islamici, anche se in misura minore. A tracciare il profilo del cosiddetto hater (un dispensatore di odio via social) è stata l'associazione Vox Diritti che ieri a Milano ha presentato il rapporto annuale Mappa dell'Intolleranza. Terni veste la maglia nera di questo rapporto, piazzandosi davanti a città di grandi dimensioni come Roma, Milano, Torino, Napoli e Firenze. Un primato triste per la città dell'acciaio che per la prima volta entra nella Mappa dell'Intolleranza con numeri impressionanti.
I DATI
Negli oltre 629 mila post social analizzati dai ricercatori di quattro università (Sapienza di Roma, Cattolica di Milano, Statale di Milano e Aldo Moro di Bari), ben 21.186 sono stati digitati a Terni e finiti nella lista nera della discriminazione online. Discriminazione che ha colpito in misura maggiore i disabili, con 8.438 post di odio verso i portatori di handicap, e le donne: 7.889 insulti via web. A seguire gli altri dati: 1.538 posto contro gli omosessuali, 1.376 contro i migranti, 1.858 contro gli ebri e 38 contro gli islamici. Un software particolare ha permesso ai ricercatori di localizzare i post finiti nelle lista nera, ed è così che la piccola Terni è finita in cima a questa classifica, davanti a città metropolitane.
LE REAZIONI
«Da ternano - commenta il presidente diocesano della Azione Cattolica di Terni Narni Amelia - mi vergogno e mi vergognerei anche se Terni fosse in fondo a questa orribile classifica. Da ternano cattolico mi vergogno due volte, perché so che, insieme alla mia coscienza, sarà il Signore a chiedermi cosa ho fatto per difendere questi fratelli e queste sorelle, e per vincere così tanto odio. La richiesta di perdono a tutte le persone offese è dovuta, ma non sufficiente». Il Pd ieri ha portato l'argomento all'attenzione del Consiglio comunale con il capogruppo Francesco Filipponi che ha presentato un atto di indirizzo. «Il sindaco Latini - scrive il capogruppo Filipponi - si impegni ad avviare un percorso aperto e partecipato, che conduca ad un'azione di presa di coscienza collettiva del fenomeno, e che porti il comune a prevedere apposite campagne di attenzione». Per la Casa delle Donne di Terni: «Il dato riguardante Terni è sorprendente se pensiamo al numero di abitanti, ma purtroppo il dato complessivo riportato dalla ricerca non ci sorprende perché rispecchia la società patriarcale in cui viviamo. La violenza contro le donne è sistemica nella nostra società. Purtroppo non viene affrontata come tale».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Gennaio 2023, 18:49
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