"Italia virus", così Lorenzo Barone scopre l'epidemia mentre pedala in Siberia
di Lorenzo Pulcioni
Lorenzo ha intanto completato la parte più fredda del suo viaggio lunga quasi duemila chilometri. Dopo 44 giorni di viaggio è arrivato ad Oymyakon, il Polo del Freddo' dove il termometro scende anche sotto i 70 gradi. Un po' di riposo e si è rimesso in viaggio: «Sono ormai ad un passo da Jakutsk ed ho incontrato i primi viaggiatori su due ruote, quattro ragazzi giapponesi - le parole di Lorenzo sui suoi profili social - il loro viaggio in Yakutia è appena iniziato, mentre il mio tra 650 chilometri terminerà. Tenterò di raggiungere l'Ucraina in autostop o con la transiberiana per 8.000 chilometri prima che il mio visto russo scada e da lì tornerò a casa in bici per gli ultimi 2.700 chilometri».
Da Tommot a Irkutsk troverà temperature sempre meno rigide e giornate più lunghe. «Ogni giorno pedalo, allontanandomi dalla zona più fredda. So già che mi mancherà questo habitat, perché in questi luoghi mi sento a casa. Qui mi dicono che le temperature sono come gli altri anni, la minima ha toccato i -65° ma credo che con il passare degli anni, un'esperienza come questa non sarà più ripetibile per via del riscaldamento globale e rimarrò uno degli ultimi esseri umani ad aver assaporato in questo modo ambienti così duri quanto magici» aggiunge Barone. Da Irkutsk all'Ucraina sarà una corsa contro il tempo per uscire dalla Russia prima della scadenza del visto
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Ultimo aggiornamento: Sabato 7 Marzo 2020, 09:18
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