Influenza, Umbria da record. A letto più di 4mila bambini

Influenza, Umbria da record. A letto più di 4mila bambini

di Selenio Canestrelli

Quasi 50 bambini su mille sono a letto con l’ influenza, un record che fa posizionare l’Umbria al primo posto assoluto tra le regioni più colpite dalla sindrome stagionale. Ma anche l’incidenza totale non è da sottovalutare: infatti, la nostra regione risulta avere un incidenza oltre l’11 per mille abitanti, cifra che supera di quasi due punti il dato nazionale; incidenza alta anche per la fascia 5-14 anni con circa il 15 per mille. Mentre solo poco più del 4 per cento dei campioni analizzati è risultato positivo anche al Covid 19. Ed è corsa alla vaccinazione, con i pediatri che chiamano a raccolta i propri assistiti, visto che la fascia che maggiormente risulta essere più colpita è quella che va dagli zero ai quattro anni. In tutto, secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, nell’ultima settimana sarebbero stati costretti a letto con l’ influenza almeno 8mila umbri, un primato che di solito si registra tra le festività natalizie e che invece stravolge le statistiche almeno un mese prima rispetto alle annualità precedenti. «Nella fascia 0-4 anni siamo tristemente in testa - spiega il pediatra, il dottor Michele Mencacci - Nella curva suddivisa per fasce di età quella più evidente è riferita agli 0-4 anni, mentre si nota come l’incidenza nella nostra regione sarebbe addirittura fuori scala. Il mio consiglio è vaccinarsi: infatti, la Regione offre il vaccino spray gratuitamente nelle fasce 6 mesi 6 anni e oltre, per i soggetti a rischio o conviventi di persone a rischio. È una corsa contro il tempo, ma dobbiamo provarci per cercare di arginare il più possibile i casi in forte aumento». L’ultimo rapporto Influnet parla chiaro: in linea generale, infatti, sono «in sensibile aumento il numero di casi di sindromi simil-influenzali in Italia. Nella 46° settimana del 2022, infatti, l’incidenza è pari a 9,5 casi per mille assistiti (6,9 nella settimana precedente).

Aumenta anche l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 29,6 casi per mille assistiti (22,7 nella settimana precedente)». Insomma, per l’Istituto superiore di sanità si intensifica la circolazione dei virus influenzali, anche se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, hanno concorso anche altri virus respiratori. Con il virus che gira veloci anche in altre regioni, oltre alla nostra: in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Marche l’incidenza ha superato la soglia del livello di media entità». Dal punto di vista dei campioni clinici sempre durante l’ultima settimana «sono stati segnalati 562 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete Influnet e, tra i 494 analizzati, 182 (36,8%) sono risultati positivi per influenza, tutti di tipo A (154 di sottotipo H3N2, 10 H1N1pdm09 e 18 non ancora sottotipizzati). Mentre, nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 24 (4,8%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, mentre 91 sono risultati positivi per altri virus respiratori, in particolare: 35 Rhinovirus, 32 RSV, 10 virus Parainfluenzali, 8 Adenovirus, 4 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2 e 2 Bocavirus». Cifre e statistiche che arrivano fino a noi granzie anche ai medici sentinella che in Umbria sono attualmente 13 e che fanno parte di una rete che si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le Asl e dei laboratori di riferimento regionale per l’ influenza, con l’obiettivo di descrivere i casi di sindrome influenzale, stimarne l’incidenza settimanale durante la stagione invernale, in modo da determinare l’inizio, la durata e l’intensità dell’epidemia.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Novembre 2022, 07:32
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