I racconti di "Donne storie di confine e oltre" approdano a Orvieto

I racconti di "Donne storie di confine e oltre" approdano a Orvieto

“Donne storie di confine e oltre” approda anche a Orvieto. La raccolta di racconti di donne che sono nate o hanno scelto di vivere in borghi dell’Umbria e della Toscana, memori del passato e intente a migliorare il futuro, nata  da un’idea di Patrizia Patrizi, di Bertoni editore, viene presentata domani, 2 dicembre nella città della Rupe. L'apputamento è per le 17 nella sede di Cittaslow international. 

La sindaca Roberta Tardani porterà il suo saluto, mentre Piergiorgio Oliveti, direttore di Cittaslow international introdurrà l’incontro, moderato da Sara Scalia.  Oltre alla stessa Patrizia Patrizi, autrice dei racconti,  sarà presenti Rita Boini che ha contribuito con tre storie di altrettante donne.   Parteciperanno Francesca Compagnucci, presidente Fidapa Bpw Italy Orvieto, Isabella Tedeschini, presidente Uisp Orvieto MedioTevere Aps, Paola Quattoni,  presidente asd Tartaruga xyz Aps.

Sono previste la proiezione di immagini fotografiche di Elena Volterrani, che con i suoi scatti, è stata autrice di una narrazione parallela ai racconti; le letture di Alessio Renzetti dell'associazione Io sono per. Moderatrice dell’incontro è Sara Scalia. Il libro di Miriam Mafai, mamma di Sara, “Pane nero”, invece farà coppia con  “Donne storie di confine e oltre”.

Quest’ultimo ha avuto numerose presentazioni tra Umbria e Toscana, ognuna delle quali è stata motivo di discussione, di scambio di idee e di arricchimento, puntualmente documentati nei molto seguiti profili social, da facebook a Instagram.

''Donne storie di confine e oltre'' è un progetto quasi del tutto al femminile, che ha visto l’editing di Bruna Manzoni, che spesso presta la sua voce anche  per le letture, e la copertina e la grafica di Roberta Neri.

Ogni incontro ha creato sinergie e anche la tappa di Orvieto rappresenterà un momento di unione con le associazioni che si sono prestate alla presentazione e con il padrone di casa, Cittaslow international e il suo direttore, Piergiorgio Oliveti. La filosofia delle Cittaslow è di pensare al proprio passato per progettare il proprio futuro, valorizzare le radici territoriali e la propria storia come esperienze uniche e irripetibili, contrastare la perdita di competenza dell’abitante sull’abitato. Una filosofia che si incrocia bene con le idee di base del progetto “Donne storie di confine e oltre”.

 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Dicembre 2022, 21:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA