I lavoratori della Treofan arrivano alla Sangemini coi panettoni in mano: «Uniti salveremo il futuro del territorio».

I lavoratori della Treofan arrivano alla Sangemini coi panettoni in mano: «Uniti salveremo il futuro del territorio».

di Aurora Provantini

Un’altra pagina di solidarietà è stata scritta oggi, venerdì 4 dicembre, dai lavoratori di Treofan da quelli di Sangemini e Amerino. I primi sono andati davanti allo stabilimento delle acque minerali portando panettoni e pandori, per ricambiare il gesto simbolico compiuto lo scorso 24 novembre. Quella fu la prima pagina di solidarietà scritta da chi non considera le due vertenze separate.  

Tutti e 86 i dipendenti di Sangemini e Amerino fermarono la produzione, per andare in soccorso dei lavoratori della Treofan, portandogli l’acqua che vogliono continuare a produrre. Vengono da due anni di cassa integrazione e da giorni di sciopero per difendere il loro futuro occupazionale, messo a rischio dal Gruppo Acque Minerali d’Italia, proprietario degli stabilimenti umbri, in concordato da marzo. Il presidio si è svolto alla presenza dei lavoratori, delle Rsu, delle organizzazioni sindacali territoriali, delle rappresentanze istituzionali, della senatrice Emma Pavanelli (M5S) e del parroco di San Gemini Don Gianni. E' emersa la necessità di salvaguardia di filiere centrali per il territorio e per l’occupazione, che non può essere raggiunta senza intese tra tutti gli attori coinvolti: istituzioni, parti sociali, datoriali e aziende.  

Ancora una volta i lavoratori chiedono l’attenzione della Regione e l’impegno del Mise.  «Non possono passare sotto silenzio vertenze così importanti non solo per l’occupazione, ma anche per il know-how professionale acquisito con il tempo dalle industrie storiche di cui si parla». L'unica nota stonata della giornata è stato il divieto, da parte della direzione di Acque Minerali d’Italia, a scambiarsi i panettoni  all'interno del perimetro aziendale «per il rispetto rigoroso di tutte le normative anti Covid-19».

Perciò i lavoratori di Treofan e Sangemini si sono dovuti spostare davanti ai cancelli del Parco della Fonte. «L’azienda ha dimostrato nuovamente un atteggiamento di ostilità - hanno detto i lavoratori  - ingiustificata nei nostri confronti, trincerandosi dietro a  normative sanitarie che, ci teniamo a sottolineare, sono sempre state rispettate». 


Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Dicembre 2020, 10:27
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