Covid 19. Terni, operai delle acciaierie gli regalarono le ferie. Suo figlio operato al cuore ora sta bene

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di Vanna Ugolini
C'è un po’ dell’affetto della solidarietà di Terni che batte nel cuore nuovo di Mirko, il figlio di un dipendente delle acciaierie che pochi giorni fa, il 6 aprile, ha subito un intervento importante: il trapianto. 

Quella di Mirko, di Lorenzo e della sua famiglia è una storia difficile da raccontare e, al tempo stesso, bellissima, piena di umanità e di sfide del destino. E se ci vogliamo trovare una costante, è una storia di amore e di solidarietà concreta, di tenacia e di professionalità altissima. 

L’amore è senz’altro quello dei genitori per Mirko e Lorenzo, i loro due gemelli omozigoti che oggi, appunto, hanno 15 anni ed essendo uguali, hanno lo stesso problema al cuore. Entrambi, seppure in età diverse, hanno subito il trapianto.

La solidarietà è quella vera, concreta, non fatta di parole ma di gesti che si possono toccare: è quella degli operai delle acciaierie di Terni che, a ottobre, decidono di regalare a un collega il loro tempo. Il papà di Mirko e Lorenzo, infatti, ha finito tutti i permessi e le ferie, li ha usati per stare vicino al figlio che va seguito. E, prima, per stare vicino all’altro figlio, che nel 2013, a sua volta, ha subito lo stesso intervento. Così le tute blu dell’acciaieria ternana regalano al collega tanti, tanti giorni di ferie e di permessi: in tutto sono state 6 mila 925 le ore complessive, 6 mila 371 di permessi annui retribuiti e 554 di ferie. L’azienda ha creato una sorta di banca ore solidali che, a ottobre, era appunto piena di tempo che il papà di Mirko e Lorenzo ha potuto dedicare alla famiglia. 

Perchè l’intervento è stato fatto al policlinico Sant’Orsola, a Bologna, e i genitori dei gemelli hanno passato tantissimi giorni nel capoluogo emiliano per poter seguire prima Lorenzo e ora Mirko. Il primo gemello, in attesa di ricevere il trapianto, è dovuto restare quasi un anno in ospedale. Il secondo, il cui cuore ha resistito qualche anno di più, ha comunque dovuto subire una serie di interventi prima di arrivare al trapianto vero e proprio. Poi è arrivato il momento dell’intervento e la possibilità di avere un cuore nuovo in piena crisi di Coronavirus.

Un ingorgo del destino: a scioglierlo nel migliore dei modi ci hanno pensato i medici del Sant’Orsola e la loro professionalità. Perchè hanno deciso che, anche col Covid 19, Mirko aveva diritto a essere operato e a riprendere in mano la sua vita e sono riusciti a farlo in sicurezza. Tanto che ne hanno parlato solo oggi, a una settimana dall’intervento. 
Pur nella complessità dell’intervento, i medici del Sant’Orsola hanno fatto sapere che tutto è andato bene. L’unica cosa che è mancata è stato l’abbraccio con i genitori che sono dovuti restare a distanza. Ma non mancherà l’occasione degli abbracci e ci sarà il tempo anche per altri abbracci: quelli dei colleghi delle acciaierie e della città di Terni, che sono stati al fianco di questa famiglia così unita e così forte che si è guadagnata l’affetto di tutti.
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Aprile 2020, 08:06