Falso pacco bomba in Comune
lavoratore socialmente utile
viene incastrato grazie al dna

Falso pacco bomba in Comune lavoratore socialmente utile viene incastrato grazie al dna
TERNI È stato individuato e denunciato dalla Digos il presunto autore del finto pacco bomba ritrovato nella mattinata del 4 ottobre scorso in uno dei bagni al secondo piano di palazzo Spada, sede del Comune di Terni, nella
circostanza evacuato per alcune ore. Si tratta di un pensionato di 70 anni, originario del nord Italia, ma da anni residente in città, che occasionalmente presta lavori socialmente utili per lo stesso Comune. Deve rispondere del reato di procurato allarme ed interruzione di pubblico servizio.
Gli agenti della Digos, diretti dal dirigente Marco Colurci e coordinati dal sostituto procuratore Tullio Cicoria, sono
riusciti ad identificarlo grazie ad un lavoro investigativo avviato ascoltando tutte le persone che avevano avuto accesso al luogo del ritrovamento, che non è coperto da telecamere di sicurezza. Una volta individuato il possibile sospettato, questi avrebbe fornito una versione poco convincente dei suoi
spostamenti, sebbene avesse titolo per essere presente all'interno del palazzo.
La conferma dei sospetti è arrivata con il confronto del dna prelevato all'uomo con quello rinvenuto all'interno della
scatola, repertato dalla polizia scientifica e analizzato a Roma dal servizio polizia scientifica del ministero dell'Interno. L'uomo - hanno appurato i poliziotti - era riuscito a far entrare il pacco nascondendolo all'interno di una risma di
carta. Il finto ordigno era stato assemblato in maniera da risultare verosimile, con due panetti in plastilina di colore
bianco, avvolti ciascuno in una pellicola trasparente e collegati con elettrodi ad una sveglia e ad un apparecchio a
led, che lampeggiava luce rossa ad intermittenza. Sul posto, oltre a personale dei vigili del fuoco e delle volanti, era
intervenuta anche l'unità artificieri della polizia.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Maggio 2018, 16:37
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