Vaccini, a Solmeo dosi di notte. In 200mila non hanno ancora risposto

Vaccini, a Solmeo dosi di notte. In 200mila non hanno ancora risposto

di Fabio Nucci

PERUGIA - Due settimane di somministrazioni notturne da lunedì prossimo, per accelerare la vaccinazione, specie nel perugino e tra i quarantenni che entro fine mese potranno chiudere il ciclo, almeno rispetto alla prima dose. È una delle novità annunciate dalla Regione per intensificare la profilassi che da lunedì vedrà tornare in campo i medici di medicina generale, mentre sono già 80 le farmacie operative per le somministrazioni alla fascia 60-79. Intanto, sono 200mila gli umbri che hanno completato il ciclo vaccinale ma altrettanti coloro che sono sfuggiti all’antidoto Covid. È invece salita al 71% la fetta di over 12 che ha aderito alla vaccinazione.
Lo stato dell’arte della campagna vaccinale umbra è stato fatto nel punto Covid settimanale nel quale l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, ha spiegato che «in Umbria sta rispettando il programma definito, con prima dose ai cinquantenni entro la metà di giugno e la vaccinazione, entro la fine del mese, dei quarantenni». Il commissario Massimo D’Angelo ha invece spiegato che nella regione il 71 per cento della popolazione regionale vaccinabile ha aderito. «L’Umbria, inoltre, è al 4° posto tra le regioni italiane con il 51 per cento dei cittadini vaccinati», ha aggiunto. D’Angelo ha ricordato il ruolo svolto dagli hub aziendali, citando l’Ast di Terni e la Brunello Cucinelli, centro vaccinale che da lunedì prossimo e per due settimane sarà aperto anche dalle 20 alle 24. «Ci consentirà di incrementare interventi ad hoc per popolazione, garantendo una maggiore copertura delle fasce eleggibili». Un’apertura che servirà a recuperare un po’ di terreno nella profilassi dei quarantenni, specie nel perugino dove si riscontra un maggior numero di assistiti. Quanto alla profilassi in farmacia sono oltre 80 le farmacie che partecipano per recuperare somministrazioni tra i settantenni dove la copertura rispetto alla prima dose si è fermata al 70%. Da lunedì, inoltre, tornano in campo i medici di medicina generale che avvieranno le vaccinazioni con Moderna. In dirittura d’arrivo, infine, l’intervento vaccinale in Valnerina. «É già stata vaccinata la popolazione vaccinabile residente in 6 comuni», ha spiegato il commissario. «Si sta delineando un intervento massiccio con tutte le componenti sanitarie e sociali in campo (circa 68mila le scorte, ndr): le strutture produttive saranno progressivamente accreditate, per vaccinare in modo progressivo e globale. Entro inizio agosto contiamo di completare le somministrazioni della prima dose ai soggetti eleggibili». Nel frattempo, si cercherà di recuperare anche le circa 200mila persone che mancano all’appello e che potrebbero essere avvicinati anche grazie all’intervento dei medici di famiglia. «Può dare informazioni più dettagliate al proprio assistito», ha detto D’Angelo. Rari invece i casi di rifiuto di vaccinazione eterologa per i circa 5mila under 60 che avrebbero dovuto ricevere il richiamo Astrazeneca.
Illustrati anche i dati relativi alle sospette reazioni avverse ai vaccini.

Dal primo gennaio al 15 Giugno, in Umbria, risultano inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza 1.485 casi su un totale di 628.605 dosi somministrate e un’incidenza dello 0,24%. «Il tasso di segnalazione per 100.000 dosi è pari a 236, sostanzialmente in linea col dato medio nazionale pari a 204». Nel 79% dei casi la reazione avversa ha interessato il sesso femminile, nel 93% (1383 su 1485) si è trattato di una reazione giudicata “non grave”. Le segnalazioni hanno riguardato reazioni locali o sistemiche (febbre, brividi, dolore in sede di iniezione, stanchezza, malessere) in circa il 32% dei casi; reazioni interessanti il sistema muscoloscheletrico (mialgia, artralgia) circa il 19% dei casi; disturbi interessamento il sistema nervoso (cefalea, parestesie) circa il 18% dei casi; disturbi del tratto gastrointestinale (nausea, diarrea) nel 7% dei casi, disturbi della cute e del sottocute (eruzione cutanea, orticaria) nel 4% dei casi. A segnalare il disturbo, il medico nel 46% dei casi, poi lo stesso assistito (28%), il farmacista (15%) o altro operatore sanitario (11%). Quanto alle infezioni post-vaccino, sono 930 i soggetti contagiati dopo la prima dose, 366 dopo la seconda, con 54 casi segnalati nell’ultimo mese.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Giugno 2021, 07:46
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