Non si arresta l’ondata di ospedalizzazioni causa Covid, con un altro ingresso in area medica e un altro in terapia intensiva. Questo mentre la curva epidemica continua a mostrare segni di arretramento, pur con altri tre decessi comunicati tra domenica e lunedì.
Alle 10 di lunedì mattina, in Umbria si contavano 269 pazienti totali ricoverati negli ospedali della regione, con un indice di ricovero salito all’1,6%. La saturazione dei posti letto di area medica è quindi salita al 40%, il dato più alto in Italia come rileva Agenas. «Un fenomeno legato al fatto che l’ Umbria, come la Calabria, per prima ha visto aumentare l’incidenza nella fase di espansione corrente», spiega il matematico del Cnr, Giovanni Sebastiani. «Sono diversi i fattori coinvolti nell’aumento delle ospedalizzazioni – aggiunge - ma che di là delle decisioni istituzionali, questo trend suggerisce un atteggiamento di prudenza nei comportamenti individuali per limitare gli effetti dell’attuale alta circolazione del virus e di abbassare il valore dell’incidenza che ci espone al rischio dello sviluppo di nuove varianti potenzialmente resistenti ai vaccini già somministrati».
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Aprile 2022, 07:21
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